Il prossimo ospite dell’Archivolto è uno dei principali esponenti della ricerca teatrale, l’attore e regista Pippo Delbono che in un’unica serata a Genova, mercoledì 28 aprile alle ore 21, presenta al Teatro Gustavo Modena due film, “Guerra”, girato nel 2003 durante una tournée tra Israele e Palestina, Premio David come migliore documentario, e il recente “La paura”, interamente girato con un telefono cellulare, mentre giovedì 29 aprile (ore 21) porta in scena il suo spettacolo storico per eccellenza, “Il tempo degli assassini”.

Pippo Delbono, nato a Varazze nel 1959, dopo un’importante formazione all’estero, in cui approfondisce le tecniche attoriali sul corpo e sulla voce attraverso lo studio del teatro orientale, torna in Italia e fonda la propria compagnia nei primi Anni Ottanta. Nel 1986 crea il “Il tempo degli assassini”, in cui recita a fianco dell’attore argentino Pepe Robledo, scappato dalla dittatura del suo paese. In questa opera prima, dolorosa e ironica al tempo stesso, si definiscono già i tratti del suo linguaggio teatrale, minimalista, esistenziale, spesso spiazzante ma sempre emozionante, caratteristico di tutte le sue successive creazioni.

In scena solo due sedie e luce bianca. I due attori, vestiti in giacca e cravatta, tra bolle di sapone e un mix di brani che vanno dal blues alla musica classica, dal rock ai motivetti degli anni 30’, ballano, cantano, sfilano come in un Music Hall, si divertono a imitare i Blues Brothers, o Stanlio e Ollio. Giocano con il pubblico. Raccontano storie parallele. In Argentina una persona può morire per un colpo di stato. In un altro continente una persona può morire di overdose. Di tanto in quanto un grido attraversa la scena: “ognuno uccide ciò che ama”. Uno spettacolo “sperimentale” nato con l’idea di parlare di grandi temi, come racconta Delbono stesso, ma dove alla fine “ci siamo ritrovati a parlare delle piccole cose della vita, piccole paure, piccoli sogni, piccole storie di ogni giorno. E senza volerlo abbiamo parlato di noi…”.

Nascono da esperienze diverse, invece, i due film documentari presentati dallo stesso autore la sera prima dello spettacolo, mercoledì 28 aprile. “Guerra”, debutto cinematografico di Delbono, è stato girato nel 2003 nel corso della tournée dello spettacolo omonimo in Israele e Palestina. Nello spazio spoglio di un palcoscenico o nelle strade affollate di Gerusalemme si vive – attraverso le azioni fisiche, i gesti degli attori e della gente, le parole e la musica – “una guerra interiore che è poi la guerra del mondo”.

Presentato all’ultimo Festival di Locarno, “La paura” affronta temi scomodi: il razzismo, la xenofobia, l’indifferenza, la violenza. L’artista immortala momenti di vergogna nazionale, ragazzi uccisi per avere rubato un pacco di biscotti, persone costrette a vivere per strada. Registrare per non dimenticare. Ma Delbono mette a nudo anche la società dello spettacolo, oscillando tra il serio e il faceto. Un mondo rappresentato senza abbellimenti, provocatoriamente filmato con la libertà offerta da un videofonino.

Biglietti per lo spettacolo da 20 a 16 euro. Studenti 7,50 euro. Proiezione film 5 euro – Biglietteria 010.412.135, info 010.6592.220, www.archivolto.it

Pippo Delbono, autore, attore, regista, nasce a Varazze nel 1959. Inizia la sua formazione teatrale nel teatro di tradizione, ma poi si trasferisce in Danimarca dove inizia a dedicarsi all’approfondimento dei principi del teatro orientale attraverso un rigoroso lavoro dell’attore sul corpo e sulla voce. Nei primi Anni Ottanta fonda la Compagnia Pippo Delbono, con la quale realizza tutti i suoi spettacoli, da Il tempo degli assassini (1987) a La Menzogna (2008). Le sue non sono messinscena di testi teatrali, ma creazioni totali, realizzate con un nucleo stabile di attori, destinato a crescere nel tempo.

L’incontro con persone provenienti da situazioni sociali di emarginazione determina una svolta nella sua ricerca poetica: nasce così Barboni (1997). Alcuni di questi attori – tra cui Bobò, sordomuto incontrato e fatto uscire dal manicomio di Aversa dopo un internamento durato 45 anni – hanno consolidato il loro lavoro all’interno della compagnia e sono tuttora parte centrale dell’esperienza.

Gli spettacoli – La rabbia, dedicato a Pasolini, Guerra, Esodo, Gente di plastica, Urlo, Il silenzio, Questo Buio Feroce– oltre a quelli citati in precedenza – sono stati presentati in più di cinquanta paesi del mondo, in teatri e festival, tra cui il Festival di Avignone che ha ospitato quasi tutti gli spettacoli della compagnia. Numerosi teatri, tra cui il Théâtre du Rond-Point di Parigi, hanno dedicato retrospettive al lavoro di Pippo Delbono. Enrico V – la sua unica creazione basata su un testo teatrale – è il solo allestimento italiano tratto da Shakespeare andato in scena alla Royal Shakespeare Company.

Da molti anni Pippo Delbono indaga sul linguaggio cinematografico, nel 2003 in seguito alla tournée in Israele/Palestina gira il suo lungometraggio Guerra, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del David di Donatello come miglior documentario. Il suo secondo film, Grido (2006) è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma.

Per il Teatro Sperimentale di Spoleto nel 2007 ha realizzato l’opera lirica Studio per Obra Maestra. Ha pubblicato con Ubulibri Barboni – Il teatro di Pippo Delbono; Mon théâtre, edizioni Actes Sud; Le corps de l’acteur, edizioni Les Solitaires Intespestifs; El teatro de la rabia, edizioni Punto Aparte; Récits de juin, Actes Sud; Racconti di giugno, Garzanti; Ecrivains de plateau, di Bruno Tackels pubblicato da Les Solitaires Intempestifs; Teatrul Meu, Editura „Fundatia Culturala Camil Petrescu“. Ha ottenuto, tra gli altri, il premio speciale Ubu per lo spettacolo “Barboni”, il premio della Critica per “Guerra”, i premi Olimpici per l’Innovazione teatrale per gli spettacoli “Gente di Plastica” e “Urlo” e a Wroclaw, in Polonia, il Premio Europa per le nuove realtà teatrali.

È del 2008 la sua partecipazione come attore al film “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino. Nel 2009 dà vita al suo lungometraggio “La Paura”, film girato totalmente con il telefonino portatile.