Savona, approvato il Bilancio Annuale 2010: il punto del sindaco Berruti

In sede di approvazione del Bilancio Annuale 2010 (con allegati Relazione Previsionale e Programmatica 2010 – 2012 e Bilancio Pluriennale 2010-2012 e Approvazione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2010 -2012), che si è concluso oggi con la votazione favorevole di 24 consiglieri (11 i voti contrari) ha dichiarato il Sindaco di Savona, Federico Berruti:

“La discussione sul Bilancio è, per sua caratteristica ‘blindata’, con ruoli già definiti che generalmente vedono l’opposizione esprimere solo le propria critiche e la maggioranza esprimere il proprio consenso. Il dibattito di oggi è stato apprezzabile perché, anche se rientrava in questa logica, ha portato contributi utili.

Non ho però apprezzato l’utilizzo, da parte della Minoranza, di un argomento che avuto eco anche sui media: i dirigenti. Credo che sia sbagliato coinvolgere i dirigenti in questa sede e addirittura offensivo il tono in cui è stato trattato il tema. Desidero cogliere l’occasione per esprimere ad essi il mio ringraziamento per la dedizione con cui si occupano dell’Ente e della Città.

Sono state poi sollevate due questioni.

La prima è inerente gli equilibri di bilancio. I dati pubblicati ieri dal Sole 24 ore rilevano 3 osservazioni. La prima riguarda il livello di pressione tributaria applicato da Savona che, nella classifica dei Comuni capoluogo di Provincia, ci vede al 58° posto, con 606 euro di entrata per abitante, a fronte di una media nazionale di 792 euro. Un dato dunque, che denota una politica fiscale mite nei confronti dei propri cittadini. La seconda osservazione riguarda quanto il Comune spende al capitolo spese correnti: in questo caso la nostra città si colloca al 64° posto, con 924 euro per abitante, a fronte di 1.060 euro come media nazionale. Per quanto riguarda le spese per investimenti, Savona si colloca al 76° posto, con 196 euro per abitante, a fronte di 398 euro nella media nazionale. In merito alle spese per il personale, Savona si colloca al 73° posto, con 264 euro a fronte di 364 euro della media nazionale. Terza osservazione, per quanto riguarda il debito per abitante, Savona si colloca al 20° posto, con 1.511 euro per abitante, a fronte di una media 1.207 euro. Riconosco che il debito è superiore alla media. Teniamo conto che esso è frutto di una serie di scelte passate e soprattutto si accumula nel tempo. Se vogliamo valutare le scelte 2009 e 2010, il debito di questo Comune è aumentato del 3% contro un aumento nazionale del 6% e il bilancio preventivo indurrebbe un aumento del 5% contro un aumento previsto del 4,5% nel 2010 a livello nazionale. Dunque, le scelte di bilancio attuali causano un aumento del debito pubblico in linea con i dati nazionali. Se i dati sono questi, la critica della Minoranza porta a dire che bisogna aumentare le entrate, o ridurre le spese op fare un mix di queste due azioni. Noi pensiamo che qusta città, in questo momento, non ha bisogno né di un inasprimento fiscale, né di una contrazione dei servizi pubblici.

Il secondo tema trattato dagli interventi della Minoranza del Consiglio Comunale è quello dello smaltimento dei rifiuti. La polemica politica non riguarda tutte le fasi che compongono l’attività della raccolta dei rifiuti, ma solo il loro smaltimento finale. A tale proposito è stata invocata la società ATA. ATA però non è coinvolta in questa attività, a cui invece è preposta la società Ecosavona. Le scelte in tema di smaltimento di rifiuti sono fatte dall’Amministrazione Provinciale, quindi se parliamo di ATA dobbiamo riferirci alla sua attività inerente la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade e non il loro smaltimento finale. In merito poi a cosa è possibile fare, noi non vogliamo aumentare ancora la Tarsu. Non solo, sappiamo che le tariffe a cui Ecosistema smaltisce i rifiuti sono bassissime e sicuramente le più basse possibile in questo momento sul mercato; tariffe che in altre regioni sono doppie. Per passare dalla raccolta differenziata alla raccolta porta a porta spenderemmo oltre 4 milioni di euro in più. Non dobbiamo quindi fomentare una discussione sulle cifre. Per tornare al tema dello smaltimento, due anni fa abbiamo presentato un progetto per la creazione di un impianto di pre-trattamento e pre-smaltimento in discarica ma ci fu preclusa la possibilità di realizzare una discarica del residuo. Quindi la critica sul tema dello smaltimento dei rifiuti non è pertinente.

Concludo con un particolare apprezzamento per gli interventi dei consiglieri di Maggioranza, che non sono soffermati sui singoli dettagli del Bilancio, sapendo che questi verranno poi definiti, ma hanno invece voluto dare il senso generale del Bilancio, che poi è quello della Città: Savona vive il comminato disposto di una crisi di identità territoriale che si somma ad una crisi globale. In questo comprensorio ci sono 1.500 posti di lavoro a rischio.

Noi vogliamo dunque promuovere un sistema di welfare solido, anche se le risorse sono poche. A questo, vogliamo associare l’assistenza al cittadino, la crescita e lo sviluppo. Coesione, crescita, solidarietà e sviluppo: queste sono le parole su cui si basa il nostro impegno”.