di Mary Caridi – Una storia, quella dei cartelli informativi della Via Julia Agusta costellato di misteri e colpi di scena. Il prof. Ballabio, era allora consigliere con delega alla cultura, nell’amministrazione Tabbò, poi dimissionario per protesta contro la mancanza di fondi per finanziare i suoi progetti e rientrato nei ranghi più per signorilità e come lui stesso affermava” perchè sono una persona di parola e dimettendomi, mancherei l’impegno che ho assunto”, e restò al suo posto fino alla fine del suo mandato, anche se si capiva che dopo non solo si sarebbe ritirato dalla vita politica, ma che avrebbe dato una mano al centro destra che ora intende ripristinare il suo progetto culturale.
Ballabio durante il suo mandato , ottiene dalla giunta Tabbò una delibera che finanzi per oltre 12.000 euro un progetto culturale ambizioso: la posa di una serie di pannelli che non solo indichi lungo il percorso in quale punto ci si trovi, ma che ospiti anche la poesia di poeti liguri Anche Alassio in un primo tempo si era impegnata per costruire insieme il progetto, poi si era defilata, e il Prof Balabio era andato avanti. Si dice che Gastaldi preparò i bozzetti e che altri poi fecero il progetto definitivo. Una storia purtroppo nata male, finita anche peggio.
Posati i cartelloni, ecco nascere la grana: il Sovrintendente Massabò faceva sapere che erano stati posizionati in zona archeologica cartelli privi di autorizzazione che vennero quindi tolti in fretta e furia. La delusione e l’amarezza sono registrate in uno sfogo di quei giorni quando il Prof. Ballabio arrabbiato per la faccenda raccontava che non solo erano stati rimossi, ma che ne erano anche spariti alcuni. Ora la bella notizia: l’Ass. Di Stilo vuole rimetterli al suo posto. Troverà tutti cartelli pagati dai contribuenti o ne troverà solo alcuni? La Sovrintendenza avrà nel frattempo finalmente autorizzato la posa della cartellonistica o l’iter è tutto da percorrere?