Giovedì 13 e venerdì 14 maggio, presso l’Aula Magna dell’Ospedale S. Paolo di Savona è in programma un importante Convegno che riunisce esperti nel campo dell’Urologia, Radioterapia, Oncologia e Radiologia per confrontarsi nell’approccio multidisciplinare del tumore alla prostata: il primo tumore per incidenza nel maschio.

Il ricorso routinario all’esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico) nel sangue e le nuove metodiche diagnostiche radiologiche hanno determinato un costante incremento di diagnosi delle neoplasie prostatiche a basso rischio. Una volta diagnosticato, gli approcci terapeutici a disposizione dei pazienti sono molteplici. Le metodiche più innovative sono la laparoscopia in particolare quella robot assistita, e la brachiterapia

La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva che attraverso piccolissime incisioni addominali permette di asportare l’intera prostata.

Questo approccio risulta estremamente interessante perche’ minimizza alcuni svantaggi dell’intervento chirurgico tradizionale: riduzione della degenza, ritorno alla normale vita socio-lavorativa piu’ precoce, minori perdite ematiche intraoperatorie, riduzione delle infezioni.

La brachiterapia è, invece, una tecnica di radioterapia locale che consente di trattare il carcinoma prostatico localizzato con una dose di radiazioni estremamente elevata, attraverso l’infissione di semi radioattivi (Iodio 125) nella ghiandola prostatica senza danneggiare le strutture adiacenti. Anch’essa è una procedura minimamente invasiva che consente di ottenere percentuali di cura estremamente elevate, sovrapponibili a quelle dell’intervento chirurgico e superiori a quelle conseguite con la radioterapia convenzionale.

Inoltre, si sta affermando l’utilizzo della crioterapia come valido approccio dedicato alle neoplasie di piccole dimensioni. La tecnica permette di bloccare il tumore congelando la ghiandola prostatica e successivamente riportandola a temperatura normale, grazie all’uso di due gas (l’argon per abbassare la temperatura a –40°C e l’elio per scongelare).

Il corso, interattivo e multidisciplinare, vuole offrire un aggiornamento ed un utile confronto tra i diversi approcci diagnostico – terapeutici oggi a disposizione ed è rivolto, oltre che a urologi, oncologi, radioterapisti e radiologi, anche ai medici di medicina generale .

La giornata di giovedì sarà dedicata alla parte teorica mentre il venerdì, attraverso un collegamento video con il Blocco operatorio, i partecipanti potranno assistere in diretta all’esecuzione di una Prostatectomia radicale robot assistita, utilizzando il Robot Da Vinci dono dalla Fondazione “A. de Mari”, di una Brachiterepia e di una Crioterapia .

* Nella foto: Claudio Giberti, Direttore S.C. Urologia Ospedale S. Paolo di Savona