commercio e distribuzione cooperativa: dibattito al Consiglio Generale Fisascat Cisl

Porto Cervo (OT) 12 maggio 2010 – Sono proseguiti i lavori del consiglio generale della Fisascat con una prima riflessione sulle prossime sfide che vedranno la categoria della Cisl impegnata nei rinnovi contrattuali del commercio e della distribuzione cooperativa, settori che nel nostro Paese occupano complessivamente oltre 2.600.000 lavoratori.

Ad illustrare la prima traccia della piattaforma di rinnovo del contratto del commercio è intervenuto il segretario nazionale della Fisascat Ferruccio Fiorot. “La piattaforma sarà predisposta sei mesi prima della scadenza del contratto come prevede l’applicazione delle nuove indicazioni sul modello contrattuale – ha dichiarato Fiorot – Auspichiamo in un confronto sereno con le altre federazioni rappresentative dei lavoratori e con le parti datoriali”.

Sono queste le premesse alla presentazione delle linee guida per la stesura della piattaforma di rinnovo del contratto del commercio a cominciare dal rafforzamento del 2° livello mediante l’introduzione di un elemento economico di garanzia per poi puntare sul consolidamento dei diritti di informazione e sindacali, sull’introduzione di nuove norme contrattuali per la valorizzazione della professionalità, sul confronto su mercato del lavoro, organizzazione e orario, sul potenziamento del welfare contrattuale con particolare riferimento all’assistenza sanitaria e alla previdenza complementare oltre che sulla rivalutazione del salario calcolata sulla base del nuovo indice sul modello europeo (Ipca) depurato dai prezzi dei prodotti energetici importati.

“Anche il rinnovo del contratto nazionale della distribuzione cooperativa passa attraverso l’applicazione della riforma sulla contrattazione – ha commentato il segretario nazionale Vincenzo Dell’Orefice – Più in generale il rinnovo del contratto sarà l’occasione per verificare il reale grado di distintività dell’esperienza cooperativa, cioè l’attenzione che le imprese della cooperazione dichiarano di dimostrare verso i bisogni dell’uomo prima di quelli del consumatore”.

Una sfida quest’ultima, ha sottolineato Dell’Orefice, che si giocherà tutta sul recepimento del nuovo modello contrattuale, sul rafforzamento dei diritti individuali “in un settore dove esiste un uso prevalente dei contratti part-time”, e sull’applicazione del meccanismo di definizione del salario legato all’indice Ipca.

Un dibattito vivace e partecipato quello che ha coinvolto i circa 180 componenti del consiglio generale della categoria che hanno espresso piena condivisione alle prime indicazioni per le piattaforme di rinnovo dei contratti nazionali del commercio e della distribuzione cooperativa.