Campagna elettorale dai toni aspri e dove non sono certo mancate scorrettezze, quella che si è giocata ad Albenga nelle scorse settimane. Con qualche strascico persino giudiziario che si è trascinato fino a questi giorni, come quello che ha visto coinvolto un esponente dell’Italia dei Valori, il Prof. Gianfranco Barbieri. Dalla sezione locale del partito IdV, il Corsara riceve e pubblica l’esposto-querela contro ignoti depositato giovedì.

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

PRESSO IL TRIBUNALE DI

SAVONA

Per il tramite dei carabinieri di CERIALE

ESPOSTO – QUERELA

Illustrissimo Signor Procuratore,

Il sottoscritto Barbieri Gianfranco, nato a Cosenza il 18.09.1949 e residente a in Ceriale,Via Baviera 1

PREMESSO CHE

  • il sottoscritto insegnante, presta la propria attività lavorativa presso l’Istituto di Istruzione Secondaria di I° Grado -“Mameli – Alighieri”, Via degli Orti s.n.c di Albenga;

  • che l’esponente è stato candidato quale consigliere comunale nelle ultime elezioni svolte ad Albenga, con il Partito dell’Italia dei Valori;

  • che il sottoscritto, in piena campagna elettorale, a pochi giorni dalle elezioni, veniva a conoscenza del fatto che qualcuno, non si comprende a quale titolo e su che basi, richiedeva al Prof. Gian Maria ZAVATTARO, Dirigente Scolastico “Reggente” dell’istituto “Giancardi – Galilei – Aicardi (in cui è ricompreso anche l’I.T.I.S.”G.Galilei” di Campochiesa – Albenga- con il quale lo scrivente collabora), una indagine sul Prof. BARBIERI Gianfranco e sul suo presunto illecito utilizzo di materiale scolastico presso l’I.T.I.S.”G. Galilei” di Campochiesa (Albenga) per fini di propaganda elettorale;

  • che il sottoscritto, avendo sempre tenuto, invero, un comportamento corretto, sentitosi leso nell’onore e nella dignità per tali illazioni prive di fondamento, meramente strumentali in campagna elettorale, tramite il proprio assistito, provvedeva a richiedere delucidazioni in merito al Prof. Gian Maria ZAVATTARO quale Dirigente Scolastico e quale destinatario della richiesta (vedi doc. 1 allegato);

  • che il Prof. Gian Maria ZAVATTARO , interpellato dal ricorrente, negava in modo assoluto che chicchessia avesse a lui formulato alcuna richiesta di relazione in merito all’indebito uso di materiale scolastico da parte del Prof. BARBIERI Gianfranco, specificando testualmente che “Nessuno ha richiesto al sottoscritto alcuna relazione scritta. Come Ella ben sa, non c’è alcun rapporto di subalternità ne di sudditanza tra le scuole che dirigo, la cui autonomia è costituzionalmente garantita.. Gli unici titolati a richiedere al Dirigente Scolastico relazioni scritte sono gli uffici a lui gerarchicamente sovra ordinati o l’Avvocatura dello Stato o l’Autorità Giudiziaria. Se mi fosse stata pretesa avrei con forza rivendicato l’autonomia della scuola, come è diritto – dovere del Dirigente Scolastico, provvedendo con tutti i mezzi a disposizione alla tutela della scuola e al personale che dirigo, contro ogni forma di intollerabile invadenza o sottile violenza nei riguardi degli assetti democratici della società e della scuola. Mi è stato invece richiesto verbalmente di verificare se nel corso della campagna elettorale fossero emersi comportamenti deontologicamente discutibili e giuridicamente scorretti all’interno dell’I.T.I.S”G.Galilei” di Campochiesa –Albenga – da parte di alcuni candidati della lista Italia dei Valori, di casa a Campochiesa. (vedi documento allegato 2);

  • Il prof.Gian Maria ZAVATTARO ha quindi negato che qualcuno gli abbia chiesto tale relazione affermando che se fosse stato così vi sarebbe stata una violazione dell’autonomia scolastica e una intollerabile invadenza o sottile violenza nei riguardi degli assetti democratici della società e della scuola. Il prof. Gian Maria ZAVATTARO ammetteva, invero, che “qualcuno “ aveva comunque formulato illazioni su candidati dell’Italia dei valori che collaboravano con la scuola mettendo in dubbio la correttezza comportamentale degli stessi, mediante il sospetto di un indebito utilizzo del materiale scolastico;

  • Il Prof. Gian Maria. ZAVATTARO non ha mai voluto rivelare al diretto interessato l’identità delle persone che avevano formulato tali illazioni, nonostante successive e formali richieste (vedi documento 3):

  • Il Prof. BARBIERI Gianfranco veniva edotto dal sig. ______________________, Tecnico dell’I.T.I.S ”G.Galilei” di Campochiesa – Albenga -, che invero la richiesta di indagine era stata effettivamente effettuata al Dirigente Scolastico e che lo stesso aveva dato il compito alla Prof.ssa ________________, fiduciaria dell’I.T.I.S ”G.Galilei” di Campochiesa – Albenga di preparare una apposita relazione. Lo stesso ______________________ riferiva allo scrivente che la relazione conteneva il nome del Prof. BARBIERI Gianfranco. Tale particolare è noto al Tecnico dell’I.T.I.S. “G.Galilei” di Campochiesa – Albenga in quanto la Prof.ssa _________________ materialmente leggeva la relazione allo stesso Sig._________________;

  • Che, quindi, vi sono elementi sufficienti e necessari per ravvisare una intrusione anomala nella autonomia scolastica e un’invadenza o sottile violenza nei riguardi degli assetti democratici della scuola (definiti cos’ dallo stesso Prof Gian Maria ZAVATTARO), nonchè una lesione della dignità e dell’onore del Prof. BARBIERI Gianfranco che in piena campagna elettorale ha subito le suddette illazioni e un controllo, formalmente a sua insaputa, sul suo operato all’interno dell’I.T.I.S. “G. Galilei” di Campochiesa – Albenga. Controllo che è stato svolto a seguito di richieste di soggetti non legittimati.

  • Il Prof. BARBIERI Gianfranco avrebbe il diritto si conoscere l’identità delle persone che sono andate a richiedere il controllo sulla sua attività professionale mettendo in dubbia l’integrità morale e professionale dello stesso di fronte a terzi.

Tanto premesso, il sottoscritto Prof. Gianfranco BARBIERI, come sopra generalizzato, propone formale

ESPOSTO – QUERELA

Contro ignoti, Affinchè l’Il.mo Procuratore adito Voglia verificare nei fatti così come enunciati vi sia la sussistenza di estremi di reato e, di conseguenza, di procedere con gli opportuni provvedimenti nei confronti di chiunque ritenga responsabile.

Con espressa richiesta di essere avvisato presso la propria residenza dell’eventuale archiviazione del procedimento.

Con espressa riserva di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento che verrà instaurato, qualora l’Autorità adita ritenga ravvisabili i presupposti.

Con osservanza

Ceriale, lì 13.05.2010

Gianfranco Barbieri