di Mary Caridi– Escamotage per mettere a tacere le voci di un commissariamento vissuto con crescente fastidio e con un  Montaldo che continua a comandare sul pdl ingauno. La scelta di affiancare due vice che diano la sensazione che ci sia un minimo di spazio nelle decisioni  e margine di movimento per gli uomini del pdl ingauno, è la scelta  maturata da Montaldo che non molla la presa su Albenga. Uomo di Scajola, revisore dei conti in Finmeccanica…(nota a fine articolo) ritiene che non sia giunto per lui il momento di lasciare autonomia agli eletti nelle recenti amministrazioni, che possono fare gli assessori, i consiglieri, ma non possono gestire in prima persona il loro partito. Le scelte che riguardano la città di Albenga e che nei prossimi mesi andranno ad incidere sul futuro della piana, saranno decise da un uomo che ovviamente ha visioni e strategie che non sono coincidenti con gli interessi degli albenganesi. A chi risponde Montaldo? Non certo agli ingauni. Ecco perchè non si tratta solo di un problema interno al pdl, ma qualcosa che ci riguarda tutti, perchè gli albenganesi hanno eletto persone che devono fare gli interessi della città e devono sentirsi ed essere liberi di compierle rispondendo agli elettori e in piena autonomia.

Su inceneritore, depuratore, tribunale, per dire  alcune delle scelte che dovrà fare l’amministrazione è importante che il pdl di Albenga che è al governo della città sia autonomo e che possa scegliere nell’interesse  di Albenga. Anche il Sindaco Guarnieri se vorrà essere rieletta dovrebbe avere tutto l’interesse di rapportarsi con un segretario che sia espressione di Albenga e che non la metta nella scomoda posizione di subire scelte che non vadano nell’interesse della politica che intende fare e per la quale Albenga l’ha eletta a Sindaco.

Anzi, lei sarà la prima a dare conto di ogni scelta che non è a favore di Albenga.  Stretta nella morsa di Vaccarezza e Montaldo che finiranno con bruciare la sua fulminante carriera politica.  Se la scelta di nomina di Montaldo di un suo vice commissario, cadesse poi, sul nome del capogruppo Bruno Robello De Filippis saremmo alla farsa. L’enfant terrible del pdl ha tante qualità, ma è la stessa persona che con una delega in mano per le partecipate, non sceglie nulla e aspetta che a decidere siano Montaldo e Guarnieri. Dunque una solenne presa in giro.

L’altro nome si dice che potrebbe essere quello di Ciribì, estraneo ai problemi della città di Albenga. Quello che emerge dalla totale mancanza di democrazia interna di questo partito è esattamente il grande “Accuse” che in questi giorni muove il Presidente della Camera Fini. Persone che vengono nominate da altre persone che a loro volta sono state nominate da altri, non si sa per quali interessi di colui che ha iniziato la piramide. Il sospetto è che pochi uomini pilotino interessi  contrari alla cittadina dove operano e che vi sia un disegno per far passare scelte che non vadano nell’interesse del territorio ingauno.

Chi dissente resta in un angolo o come alcuni raccontavano questa mattina, dopo la lettura del Secolo che diceva di un  Manuel Barbo che si tirava fuori dai simpatizzanti di Sasso, viene schernito e messo all’indice. Sull’auto di Barbo sono infatti comparse scritte ingiuriose  che dicevano ” sei uno stronzo stai con Sasso”. Chi ha intimidito il consigliere comunali di Albenga? O si tratta solo di una bravata? Riportare la democrazia nei partiti è la democrazia.

dall’archivio de Il Corriere della Sera: “[…] Per esempio, tra i nomi indicati nel novembre del 2008 da Scajola per l’amministrazione straordinaria del gruppo Antonio Merloni c’è quello di Silvano Montaldo. Un commercialista di Alassio e già tesoriere di Forza Italia in Liguria considerato vicino al ministro. Il lungo elenco degli incarichi che riveste ne fanno una sorta di preziosa vedetta su molte partite che stanno a cuore al titolare di Via Veneto originario di Imperia. Montaldo è, infatti, presidente del collegio sindacale di Carige Vita, Carige Assicurazioni e Porto di Imperia. Innumerevoli gli incarichi da sindaco in aziende pubbliche. Tra gli altri quelli in Finmeccanica, Riviera Trasporti, Acquirente Unico, Gestore Servizi Energetici, Autostrada dei Fiori, Aeroporto di Albenga, Acquedotto di San Lazzaro. […]” [Andrea Ducci, “Un giro di vite sui commissari”, 16 aprile 2010, p. 28]