Raccogliamo la dichiarazione del Sindaco Franco Floris sull’attuale situazione del depuratore ingauno.

“Ancora una volta riscontro con rammarico e soltanto attraverso gli organi di stampa, notizie degli ormai innumerevoli interventi del Presidente della Provincia di Savona sul depuratore. Non mi è chiaro se questi interventi siano a titolo personale, in qualità di Sindaco di Loano o appunto di Presidente Provinciale dato che non ho ancora avuto occasione di vedere un solo atto a conferma delle sue dichiarazioni.

Vaccarezza prima racconta che il depuratore ingauno non va fatto, poco dopo utilizza denari pubblici per dare un incarico ad un tecnico, il quale dimostra che il depuratore ingauno sia più conveniente a farlo che non collegarlo a quello di Borghetto. In seguito decide che i Comuni di Andora, Stellanello e Testico devono confluire nell’Imperiese .

Queste affermazioni, del tutto estemporanee non sono neppure giustificate tecnicamente.

Sono stufo, continua Floris, di apprendere queste “decisioni” solamente da notizie sui giornali. Ricordo che il sottoscritto è Vice Presidente del depuratore ingauno, incarico a costo zero, che ho accettato perché ho ritenuto giusto impegnarmi in un progetto così importante. Progetto, sottolineo, voluto e proposto dalla stessa Provincia in quanto previsto nel piano d’ambito provinciale per il ciclo integrato delle acque, approvato con delibera provinciale e votato da tutti i Sindaci della Provincia dei Savona. Tra questi era naturalmente presente il Sindaco di Loano, oggi attuale Presidente della Provincia, (nonché maggiore azionista del depuratore di Borghetto), così come pure dall’attuale Presidente del depuratore di Borghetto, Sig. Malpagotto (nonché comune azionista dello stesso), che all’epoca era Sindaco proprio di quella città.

Voglio sottolineare che il Comune di Andora aveva previsto la costruzione di un depuratore di fronte al Porto a servizio dei comuni di Andora, Testico e Stellanello. L’idea di portare avanti un solo progetto convinse il Consiglio Comunale delle tre cittadine di aderire insieme a tutti gli altri comuni che nel contempo avevano deliberato a favore del depuratore ingauno.

L’unione di tanti comuni era una grande occasione per depurare le acque, gestire gli acquedotti e fare partire tante iniziative dettate dalla volontà di fare sistema per agire insieme.

Mi chiedo a questo punto cosa sia cambiato da allora. Forse a qualcuno interessano i dodici milioni di euro messi a disposizione dalla Regione all’A.T.O. provinciale che davano priorità proprio al depuratore ingauno, o forse è per il fatto che finalmente si arriverebbe ad una soluzione della depurazione delle acque per tutto il comprensorio?

Sono impegnato in politica dall’età di 16 anni, diventando Consigliere comunale per caso in sostituzione di un amico che, all’inizio della campagna elettorale ebbe problemi di salute e mi chiese di prendere il suo posto. Ho sempre amato mettere insieme uomini e donne che avevano volontà di fare creando così l’Associazione ViviAndora. Tengo a chiarire questo punto perché probabilmente qualcuno non capisce che la mia passione è dettata solo dalla volontà di fare e che la politica è il tramite per portare avanti iniziative importanti. Non cerco “posti al sole” o qualcosa d’altro dato che grazie a Dio ho un lavoro che mi dà serenamente da vivere e mantenere la mia famiglia.

Il comportamento della Provincia è inusuale poiché va contro ad atti già votati senza averne adottati di alternativi, dando l’impressione che tutto questo sia frutto di azioni personali.

Un Presidente infatti dovrebbe agire nell’interesse di tutta la Provincia e non solo di una parte, magari della sua…

Per giustificare tutto questo dice inesattezze come quando dichiara che si sta muovendo per non fare spendere maggiori denari agli albenganesi dimenticando che la tariffa è uguale per tutta la provincia e deriva da atti approvati dalla provincia stessa.

Mi sono sempre dato disponibile a discutere e a migliorare le cose in un confronto serio e coerente, senza usare di certo i giornali tenendo conto che c’è in corso una gara.

Penso sia da attribuire alle innumerevoli dichiarazioni arrivate attraverso gli organi di stampa ed altre corrispondenze, il fatto che sia pervenuta una sola offerta (e ancora da valutare). Non ho mai inteso la cosa pubblica e tanto meno l’argomento depuratore come fatti personali. Mi sono sempre mosso nelle funzioni attribuitemi e dietro delibere regolarmente portate in Consiglio Comunale, votate e pubblicate.

Sono pronto ad uscire subito dal Consiglio di Amministrazione del depuratore ingauno e, a seconda dell’evolversi della situazione, a riportare nuovamente l’argomento all’esame del Consiglio Comunale. In questo modo si deciderà quali azioni attivare per fare sì che il Comune sia assolutamente tutelato in termini politici, economici e giuridici.

Se la provincia non condivide il depuratore ingauno, nella prossima assemblea (già rinviata su richiesta della Provincia stessa), può liberamente votare contro ed assumersi ogni conseguenza, evitando il proseguire di questo inutile dibattito”.

* Franco Floris – Sindaco di Andora