di Fabrizio Pinna – Lunedì 17 maggio: “Giornata nazionale di mobilitazione degli enti locali” oggi per il Partito Democratico, critico con le politiche del Governo Berlusconi reo di aver imposto “assurdi vincoli” “alle attività delle comunità locali”. Previste manifestazioni e presidi in tutte le regioni, alle quali prenderanno parte parlamentari e dirigenti del PD per “aprire una stagione di iniziative per stare a fianco dei tanti territori strozzati dalle politiche di un governo miope e disattento ai reali bisogni dei cittadini”. In Liguria sarà l’ex coordinatore regionale, l’on. Mario Tullo, a tenere in mattinata, alle ore 11, nella sede genovese del partito in Piazza De Marini la relazione “programmatica”.

“I Comuni – così spiega il Partito Democratico le ragioni della sua iniziativa – sono l’asse portante del sistema istituzionale e rappresentano il punto più avanzato per contrastare la crisi economica, per modernizzare il sistema delle infrastrutture, per garantire la coesione sociale, per tutelare i diritti di cittadinanza. Con l’ultima Finanziaria, il Governo ha fatto carta straccia del pronunciamento pressoché unanime del Parlamento che un anno fa aveva votato un ordine del giorno proposto dal PD per l’allentamento del patto di stabilità per i Comuni e ne ha confermato i vincoli, impedendo nuovamente alle autonomie locali di investire in opere pubbliche utili per lo sviluppo delle Comunità e fondamentali contro la crisi e per il sostegno al lavoro”. “Ma – aggiunge il PD nel suo j’accuse – contro i Comuni il Governo ha fatto anche di peggio. La Legge Finanziaria del 2010 non ha restituito quanto dovuto in seguito all’abolizione dell’ICI, ha tagliato ferocemente il fondo ordinario, ha bloccato ogni forma di autonomia impositiva, ha tagliato le risorse per la sicurezza, le risorse per la scuola dell’obbligo, per il fondo nazionale delle politiche sociali, per l’ambiente e stiamo ancora attendendo segnali per un serio e condiviso avvio del ‘federalismo fiscale’”.

Dalla “contrarietà a questa politica” il controcanto del PD che partendo dall’iniziativa di oggi presenterà una sua proposta di legge di iniziativa popolare con al centro cinque punti qualificanti:

  1. L’attuazione del federalismo fiscale così come previsto dalla Legge 42/2009 per accrescere l’autonomia Finanziaria degli Enti Locali, e, nel contempo la responsabilità degli amministratori;
  2. La modifica degli obiettivi e delle regole del patto di stabilità, per sostenere la spesa per investimenti, favorire politiche di coesione sociale e premiare i Comuni virtuosi;
  3. La restituzione completa (e la rivalutazione) dell’ICI prima casa;
  4. Adeguati sostegni ai piccoli Comuni, con una più forte incentivazione della gestione associata di servizi e funzioni in capo alla Unioni di Comuni, con l’aumento del fondo degli investimenti e il ripristino del Fondo Nazionale della Montagna;
  5. Il completo reintegro del fondo per le politiche sociali.