fp – “Quale energia per il nostro futuro: sole, vento, carbone, atomo?”: se ne parlerà questa sera, lunedì 17 maggio, a Finale Ligure presso la Sala Gallesio a Finalmarina (Via Pertica, ore 21). A introdurre la tavola rotonda sarà Elena Dini (Legambiente Liguria Onlus), moderatore Sergio Uras (Circolo Legambiente Arene Candide); previsti interventi di Augusto Perseo (Presidente Comitato Amare Vado ed Esperto sistemi fotovoltaici) e Simona Simonetti (Verdi Finale e Fisico Nucleare).

La serata è organizzata da Legambiente e fa parte del ciclo di incontri “Per il Clima contro il nucleare”, nell’ambito della mobilitazione nazionale promossa dall’associazione ambientalista “per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro” partita lo scorso aprile contro le politiche governative di rilancio del nucleare in Italia.

“Il governo Berlusconi – si legge nel manifesto / appello di Legambiente – ha deciso per un ritorno del nucleare nel nostro Paese, con il quale pensa di produrre il 25% dell’energia elettrica dall’atomo, di rispettare l’accordo europeo 20-20-20 per la lotta ai cambiamenti climatici (secondo cui entro il 2020 tutti i Paesi membri devono ridurre del 20% le emissioni di CO2 del 1990, aumentare al 20% il contributo delle rinnovabili al fabbisogno energetico, ridurre del 20% i consumi energetici), e di ridurre il costo dell’energia e le importazioni, grazie a delle non meglio identificate centrali di “nuova” generazione, descritte come sicure, pulite e tecnologicamente avanzate.

La realtà però è molto differente. A più di 20 anni dall’incidente di Chernobyl, il nucleare non solo pone ancora gravissimi problemi di sicurezza, ma è anche una fonte energetica costosa che non abbasserà affatto la bolletta energetica nazionale, non ridurrà la nostra dipendenza dall’estero e non ci permetterà di rispettare gli impegni europei e internazionali. Riaprire al nucleare vuole anche dire abbandonare qualsiasi investimento alternativo sullo sviluppo delle tecnologie pulite e dell’efficienza energetica, e rinunciare alla costruzione di un sistema imprenditoriale innovativo e diffuso in grado di competere sul mercato globale.

Per questi motivi Legambiente lancia la mobilitazione nazionale Per il Clima Contro il Nucleare con l’obiettivo di rispondere alle bugie del governo e dei nuclearisti, ristabilire la verità sulla dannosità del nucleare e la sua inutilità per il raggiungimento del 20-20-20, e per alimentare il dibattito a livello territoriale sui due scenari energetici alternativi futuri, ovvero con (secondo il governo) o senza (secondo noi) l’atomo”.