Oggi pomeriggio taglio del nastro per la “Biblioteca dei Parchi” della Regione Liguria. L’assessore all’Ambiente e sviluppo sostenibile, Renata Briano, ha inaugurato la nuova sezione tematica presso la Biblioteca dell’Assemblea legislativa. Il fondo dispone di oltre duemila volumi inventariati e 1.500 elementi catalogati ed è già fruibile al pubblico. Gli argomenti trattati vanno dalla zoologia, alla botanica, dalla cultura del territorio, al paesaggio e all’urbanistica. Oltre ai libri è disponibile anche materiale multimediale ed elaborati inediti come tesi di laurea riguardanti le aree protette liguri.

«Tutto questo – ha spiegato l’assessore Briano – potrà essere fruito da studenti, esperti ed appassionati. I parchi sono dei libri all’aria aperta, e spero che questa iniziativa incentivi la frequentazione di queste oasi verdi. Il ruolo della Regione per i parchi sarà sempre più importante. Dobbiamo lavorare per consolidare l’esistente, e fare in modo che queste aree verdi vadano avanti. Poi è fondamentale mettere in rete il sistema dei parchi e quello della biodiversità. Non ha senso che le due cose procedano separate».

All’evento, nell’ambito dell’iniziativa Maggio dei Parchi, hanno partecipato anche Franco Lorenzani, direttore generale Dipartimento Pianificazione territoriale, Federico Beltrami, dirigente del Servizio Parchi, Franco Rizzo, dirigente del Settore Studi, documentazione ed Assistenza organi statutari e di garanzia, Alberto Girani, direttore Parco di Portofino, José Scanu, responsabile del servizio Bibliotecario dell’Assemblea legislativa.

L’apertura della “Biblioteca dei Parchi” presso la Biblioteca del Consiglio regionale è il primo tangibile e importante risultato del Progetto che coinvolge tutte le Aree Protette Liguri chiamato “Rete delle Biblioteche”, di cui è capofila il Parco di Portofino. Il progetto Rete delle Biblioteche delle Aree Protette Liguri ha per obiettivo la qualificazione e la promozione sul territorio, a livello regionale e locale, delle Biblioteche delle Aree Protette Liguri, come fonte di “servizio” al territorio, di “attrattiva culturale” dello stesso.