fp – Due “giallisti” liguri a confronto martedì 25 maggio al pub Nerea di Ceriale (zona Pineta): alle ore 21, lo scrittore inventore dell’ispettore Calcagno e attivo presidente dell’associazione culturale “Il Tempo Ritrovato”, Maurizio Pupi Bracali, “presenterà” la sua collega ingauna di penna  Cristina Rava e il suo ultimo romanzo pubblicato, “Come i tulipani gialli” (ed. Frilli, Genova). L’interpretazione di brani significativi del libro saranno affidati alla voce di Simonetta Pozzi.

Una serata decisamente senza formalismi, all’insegna della letteratura di genere ma non solo: “Cristina Rava è una bravissima scrittrice che mi onora della sua amicizia. Io, sperando e cercando di essere alla sua altezza, avrò l’onore e l’onere di ‘intervistarla’ non solo su questo ultimo bellissimo romanzo ma sulla sua produzione in generale cercando di farle rivelare il Cristina Rava-pensiero che credo possa arricchire e illuminare tutti i presenti sui temi della narrativa noir e non solo”, spiega tra il serio e lo scherzoso lo scrittore cerialese Maurizio Pupi Bracali, con l’ironia (e autoironia) che lo contraddistingue. “Non sarà certo una serata cattedratica e noiosa, ma, com’è nel mio modo di essere (e in quello di Cristina), una bella festa di cultura e divertimento dove l’acutezza di spirito (non solo alcolico) la farà da padrone. Credo che capiremo, impareremo e ci divertiremo”.

“Come i tulipani gialli” segue la triologia di Cristina Rava “Indagine al nero di seppia”, “Tre trifole per Rebaudengo” e “ Cappon Magro”. La storia tratta un argomento decisamente tragico e l’autrice usa ampiamente lo strumento dell’umorismo quasi a mitigare i toni cupi della vicenda. “Il suicidio esprime una volontà senza appelli e senza ritorno, ma conserva segreti che nessun biglietto d’addio rivela completamente. Rimangono comunque il mistero ed il silenzio sugli ultimi pensieri e sull’ultima, sconfinata solitudine. Alla dottoressa Spinola non bastano le risposte mediche, quella vita interrotta continua ad inquietarla e così si mette ad indagare da sola. È estate ad Albenga, un’estate pallida e piovigginosa, ma i villeggianti ci sono lo stesso e la gente resta a spasso fino a tardi la sera. Però nessuno assiste ad un delitto atroce che si consuma tra gli scogli e nemmeno alle violente percosse subite da una ragazzina triste e ribelle. Rebaudengo con determinazione sabauda combatte la sua battaglia per recuperare Ardelia e intanto riporta ordine nel caos, mentre lei, seguendo minuscoli indizi e piccoli sospetti, compie un viaggio all’indietro nel tempo che la lascia davanti ai cancelli di Auschwitz”…

La SCRITTRICE – Cristina Rava (nella foto insieme allo scrittore e psicoterapeuta genovese Bruno Morchio, Albenga 2007), mezza ligure come la dottoressa Spinola e mezza cuneese come il commissario Rebaudengo, vive nell’entroterra di Albenga. Dopo due raccolte di racconti fantastici, ha cominciato a scrivere per la casa editrice Frilli. L’esordio è stato un’intervista con un’anziana maestra intorno ai fatti della guerra e non solo, intitolato ‘I giovedì di Agnese, donne in guerra’. Con il passaggio al poliziesco è nato il personaggio di Bartolomeo Rebaudengo. ‘Commissario Rebaudengo: un’indagine al nero di seppia’, ‘Tre trifole per Rebaudengo’ e ‘Cappon Magro per il commissario’, sono i titoli che l’hanno fatta conoscere a un pubblico più ampio. Questo quarto romanzo, ‘Come i tulipani gialli’, segna un passaggio nel lavoro dell’autrice, che non esprime un cambiamento di rotta, quanto piuttosto un bisogno di allargare l’orizzonte e di approfondire la psicologia dei personaggi.