Albenga e comunità islamica, Tabbò: contrario referendum moschea; favorire comune convivenza

di Fabrizio Pinna – “Su questo ritengo che sia assolutamente superfluo commentare perché non mi sembra proprio il caso. Diciamo che si è trattato di una scivolata, di un errore di comunicazione perché credo che francamente, al di là di questioni giuridiche sulle quali si può dibattere, qui entra di mezzo il buon senso, il senso di civiltà e della comune convivenza tra le persone che vivono in uno stesso ambito”. Così risponde netto l’ex sindaco di Albenga Antonello Tabbò sull’idea avanzata nei giorni scorsi dal sindaco Rosy Guanieri, sollevando un vespaio di proteste all’interno della sua stessa maggioranza, di imporre la tassa sull’occupazione del suolo pubblico quando la comunità islamica è costretta a fruire, durante la preghiera, anche della contigua piazzetta San Francesco a causa delle ridotte dimensioni del locale in cui si ritrovano il venerdì pomeriggio.

D.: Il problema non è nuovo e se ne discute dalla precedente amministrazione, ma la polemica è arrivata dopo le iniziali aperture del Sindaco che aveva espresso la disponibilità a trovare una soluzione per un nuovo luogo di culto adeguato alle esigenze della locale comunità islamica…

R.: Il sindaco ha fatto questa dichiarazione, secondo una posizione che noi abbiamo sempre sostenuto. C’è la libertà di culto sancita dalla Costituzione, nell’ambito del rispetto reciproco e del rispetto delle norme; è ovvio che sia un qualcosa di assolutamente normale. Noi lo avevamo detto in campagna elettorale – e anche prima – che avremmo fatto il possibile, con le giuste diversificazioni delle spese perché non sono i Comuni o lo Stato a dover pagare la casa di culto ma naturalmente sono i fedeli a doverla finanziare, in questo caso i mussulmani, come d’altra parte loro stessi hanno sempre detto. Su questa strada si voleva procedere.

Abbiamo preso atto che il nuovo sindaco ha ribadito questa posizione, ma abbiamo preso atto anche che subito dopo ha aggiunto che la questione sarà sottoposta a referendum. Questo non lo condividiamo. Se qualcosa è dovuto per diritto, il sindaco e la maggioranza, che sono state elette per governare, si devono prendere le loro responsabilità. Non siamo in Svizzera dove si sottopone a referendum ogni cosa e non si capisce per quale motivo bisogna spendere così i soldi dei cittadini. Se una cosa è dovuta, come ha detto lo stesso sindaco Guarnieri, questa cosa deve essere rilasciata, ovviamente nell’ambito delle leggi e nell’ambito delle rispettive competenze.

D.: La comunità islamica sta cercando una nuova “sistemazione” (e i soldi…) e i tempi non sembra saranno brevissimi; intanto il dibattito si è acceso anche all’interno della maggioranza dopo l’ultima polemica della “tassa sulla preghiera” per occupazione del suolo pubblico. Come valutate, lei e la minoranza, queste tensioni tra Pdl e Lega, dove notoriamente esistono “sensibilità” politiche piuttosto differenti, e come potranno influire sull’amministrazione di Albenga?

R.: Non so se e come influiranno; io credo che è sempre nel rispetto delle persone che ognuno possa avere la propria idea; poi in un ambito di coalizione le discussioni ci stanno. Quello che invece mi dispiace è che non si riesca mai a superare – parlo adesso in generale – una certa acredine tra maggioranza e minoranza che invece spesso dovrebbe essere messa da parte per il bene della città. Noi ci abbiamo provato e ci proviamo, ma spesso e volentieri troviamo davvero un muro. Questo dispiace. Poi all’interno loro, della coalizione di maggioranza, le discussioni ci stanno e vedremo come si evolveranno. Noi faremo comunque la nostra parte, come abbiamo sempre detto, nel supremo interesse della città, ma facendo l’opposizione che dobbiamo fare, senza sconti naturalmente, sulla base di quello che per noi è la visione strategica del futuro della città stessa.

3 Commenti

  1. una domanda a chi sa molto più di me:
    Ma i locali dell’attuale moschea è vero che sono di proprietà di un consigliere di maggioranza? o di qualche suo parente prossimo?
    se è così perchè non gli da lo sfratto ed evitiamo tante polemiche

  2. ma perchè il “buon” (a nulla) Tabbò non ha trasformato i suoi bei propositi in fatti quando era sindaco di albenga ??? E’ troppo facile parlere adesso, dopo che per 5 anni ha fatto orecchio da mercante a tutte le richieste di aiuto fatta da persone a lui non gradite (per usare un eufemismo)!!!
    meno male che gli albenganesi l’hanno mandato a casa!!!!!

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