PD verso congresso provinciale, Lunardon: “saranno gli iscritti a scegliere direttamente il segretario”

di Fabrizio Pinna – Prosegue nella trentina di circoli del Partito Democratico presenti nei comuni della provincia di Savona il dibattito interno tra gli iscritti che ha aperto l’ultima fase in vista del congresso dal quale uscirà il nuovo segretario provinciale. Alla dialettica a tratti molto accesa delle prime battute, con più di una fuga in avanti e messaggi, per così dire, quasi cifrati lanciati dalle pagine dei quotidiani nelle passate settimane da alcuni esponenti di “vertice” che sembravano impegnati a forzare i tempi e modi dell’elezione, la temperatura delle varie anime – sia geografiche sia di cultura politica presenti anche a livello locale nel Pd – è in parte calata nell’ultimo periodo. Nella prima settimana di giugno sarà definito il regolamento del congresso che si svolgerà tra la fine del mese prossimo e inizio luglio, anche se, puntualizza al Corsara il coordinatore provinciale uscente Giovanni Lunardon, “sulle date c’è ancora aperta la discussione in sede regionale”.

D.: A che punto è il dibattito all’interno del Pd? Quali sono le indicazioni già emerse dai circoli sul “dopo Lunardon”?

R.: Mi sembra che stia emergendo una discussione ragionata, ponderata, seria. Il dato che emerge con più forza è l’auspicio che si possa mettere in campo una soluzione fortemente unitaria perché si avverte l’esigenza, diciamo, di chiudere una lunga fase congressuale, evitare una dialettica troppo forte al nostro interno e riuscire a dare vita ad un assetto più stabile possibile. Cercheremo di essere all’altezza di questo auspicio.

D.: Quali le prossime tappe per l’elezione del suo successore?

R.: Nelle prossime settimane ci saranno ancora molti confronti, convocheremo la direzione provinciale entro i primi sei giorni di giugno per darci il regolamento con cui andremo al Congresso provinciale dei circoli e poi il congresso che dovrebbe tenersi tra la fine di giugno e i primi di luglio, anche se sulle date c’è ancora aperta la discussione in sede regionale. La grande novità è che saranno gli iscritti a scegliere direttamente il segretario. Non era mai avvenuto prima, è un modo di mettere gli iscritti al centro di questo congresso. È una bella innovazione e penso che faccia bene al nostro partito. Darà a chiunque farà il segretario provinciale una grande forza, una grande autorevolezza, che è quella che ci vuole per gestire una fase che io credo sarà di crescita del Partito Democratico nei nostri territori.

D.: Si è già delineato il numero delle candidature che si contenderanno la nomina? C’è chi ha insistito sulla necessità di ridurle a due per evitare una eccessiva “parcellizzazione” e “frammentazione” che rischierebbe proprio di indebolire per molti versi fin dall’inizio il nuovo segretario. Mi riferisco alle mozioni di riferimento e ai riflessi delle richieste spesso molto connotate territorialmente che emergono nel Pd nelle varie aree, Ponente, savonese, Valbormida, semplificando un po’…

R.: Sul numero delle candidature è ancora aperto il confronto nel partito, anche delle mozioni; su questo punto in linea di principio penso anch’io che sarebbe meglio evitare la frammentazione, dopodiché vedremo quali saranno le scelte che emergeranno; è ancora presto per poterlo dire. Io mi associo all’auspicio che ci possa essere un’indicazione largamente unitaria e che ci possa essere una nuova collaborazione anche sulle mozioni che si sono divise al Congresso nazionale e regionale, ma che non hanno ragione di dividersi nel governo locale del coordinamento provinciale.

D.: Il futuro del segretario uscente Lunardon nel Pd? Solo in regione?

R.: Sono con Lorenzo Basso nel partito regionale e di quello mi occuperò a fondo; penso non si possano fare bene due cose allo stesso tempo…