“La manovra del Governo, secondo le prime ipotesi in mancanza di dati definitivi, incide sulle regioni per circa 7 miliardi di euro all’anno che tradotto per la Liguria significa 200 milioni in meno all’anno che riguarderebbero: investimenti, fondi alle imprese, turismo e servizi sociali esclusa la sanità. In pratica si tratta della cifra libera che possiamo spendere ogni anno. Questo vorrebbe dire non fare più alcun tipo di attività e tutto ciò diventerebbe insostenibile”. Lo ha detto quest’oggi il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando intervenendo insieme al vicepresidente della Giunta, Marilyn Fusco e all’assessore al Bilancio, Pippo Rossetti, sul tema della manovra del Governo discussa ieri in Conferenza dei Presidenti delle Regioni.

“Una discussione difficile – ha detto il presidente della Liguria – perché manca il testo, fino ad oggi sono circolate versioni anche diverse tra loro come si è visto dalla discussione sul tema dell’abolizione delle Province. Una valutazione più attenta la si potrà fare solo in presenza di un testo definitivo”. “Mi sembra comunque il frutto – ha continuato Burlando – di una totale improvvisazione, dopo aver negato per due anni l’esistenza della crisi e introdotto misure che hanno aumentato l’elusione e l’evasione fiscale per circa 10 milioni di euro”. “Il problema – ha detto Burlando – è che si sono fatte scelte dissennate per anni come spendere 3 miliardi di euro per l’operazione Alitalia, pagando la cassa integrazione per i piloti per 7 anni. Questo ha portato al dissesto dei conti pubblici ed ora a pagarne il prezzo sono coloro che non hanno alcuna responsabilità”.

“Questa è una crisi non gestita dal centro – ha concluso il presidente della Regione Liguria – che viene scaricata sulla periferia. A questo poi si deve aggiungere la partita dei fondi Fas, per le aree sottoutilizzate, che se dovessero essere cancellati dall’esecutivo, porterebbero al blocco di 340 milioni di euro di investimenti che abbiamo fatto partire”. La prossima Conferenza delle Regioni si riunirà giovedì 10 giugno , in attesa di un incontro con il Governo che dovrà servire a chiarire tutti i termini della manovra.