di Claudio Almanzi – Sono stati gli oltre 40 partigiani premiati dall’Associazione Fischia il vento i veri protagonisti dell’edizione 2010 della tradizionale Festa del 2 giugno a San Bernardo, dove si celebra annualmente il ricordo della Resistenza lungo i sentieri tanto cari a Felice Cascione.

Sulla collina di San Bernardo di Marmoreo hanno infatti ricevuto l’attestato “I protagonisti di Fischia il vento – Grazie, partigiano!” Aurelio e Santo Ansaldi, Felice Benedetti, Mario Bonifazio, Claudio Bottelli, Antonio Bruno, Filippo Brusa, Anna Calvo, Enrico Canepa, Guido Carozzi, Armando Carrara, Alfonso Cassani, Raniero Ciaramiccoli, Adriana Colla, Bice Comparato, Lorenzo Crotti, Marcello De Benedetti, Vincenzo De Negri, Raimond Dentz, Leopoldo Fassio, Noris Faustelli, Gastone Fava, Giuseppe Finocchio, Giacomo Fioroni, Dario Franco, Marco Fugassa, Dante Galizia, Luigi Giovinazzo, Esperia ed Egle Grosso, Pietro Maggio, Saverio Montani, Bruno Morando, Nicola Pelle, Vittorio Pesce, Agostino Parodi, Annibale Pozzi, Agostino Raimondo, Angelo Recano, Giuseppe, Luciano e Renzo Rossi, Giannina Rovelli, Riccardo Semeria, Pietro Timo, Bartolomeo Trabbia e Bruno Vago.

È stato anche presentato il libro di don Andrea Gallo “Così in terra, come in cielo”. Don Gallo è stato giovane staffetta partigiana. Ad organizzare l’evento sono stati il Comune, i Volontari della protezione civile e la Pro loco di Casanova Lerrone, Anpi e Fivl, Gruppo Alpini e l’associazione “Fieui di Carruggi” di Albenga. “Il raduno di quest’anno – ha detto Gino Michero, presidente di Fischia il vento- è giunto dopo la visita fatta alla stele di Rainer Kriester dal console di Germania a Milano, Juergen Bubendei. Un gesto significativo e storico che ha reso direttamente gli onori a Cascione, alla Resistenza e ai suoi valori di libertà, democrazia e giustizia sociale. Gli stessi valori su cui si fonda oggi l’Europa unita”.

Juergen Bubendei si è inchinato davanti a Cascione e alla Resistenza riconoscendo esplicitamente la validità assoluta dei principi e i valori morali sulla base dei quali è stata condotta la lotta di Liberazione dal Nazifascismo e sui quali si fonda l’Unione Europea. La visita è stata resa possibile grazie a Christiane Dass, la vedova di Reiner Kriester.