di Mary Caridi – Bambole non c’è una lira! Un tormentone  ispirato alla infausta frase che l’impresario (nello spettacolo interpretato da Tino Scotti doveva purtroppo dire alle ballerine quando gli incassi della serata erano stati insufficienti). Ecco  l’amara sorpresa ricevuta dall””impresario” Robello che avverte i nominati nelle partecipate di Albenga,  che dopo aver sgomitato, lottato e pure atteso una nomina che avrebbe garantito loro, visibilità e stipendio,  il compenso non ci sarà.

L’amaro calice è stato posto a Lugani e Parodi di Ecoalbenga che se vorranno svolgere la loro funzione lo dovranno fare gratis. Così decise Tremonti, che non solo chiude praticamente le porte delle partecipate nei comuni entro il 31 dicembre, ma taglia nella maxi finanziaria di aggiustamento dei conti, anticipata per stabilizzare la moneta euro, i trasferimenti ai comuni e chiede che tutti i compensi dei consiglieri comunali siano a Euro Zero.

Per la Palazzo Oddo potrebbe profilarsi una via d’uscita con la creazione di una Fondazione che possa drenare denaro anche dei privati, o anche per lei si annuncia una chiusura della società e un mesto rrientro nell’ alveo comunale. Preoccupazioni personali per i nominati nel c.d.a che dovranno lavorare gratis, impegnando tempo che viene sottratto alle professioni e malcontento verso un governo “amico” che li lascia a becco asciutto.