Querelle depuratore ingauno: precisazioni Provincia sul Piano d'Ambito ATO Savonese

Prosegue la querelle sul depuratore ingauno. “Nell’ultimo consiglio provinciale si è potuto assistere all’ennesima dimostrazione della chiusura mentale che pervade i consiglieri del Partito Democratico. La querelle si è verificata al momento della votazione dell’ordine del giorno inerente al Piano d’Ambito dell’ATO savonese, per i non addetti ai lavori il sistema di depurazione per il ponente della nostra provincia”. Così una nota di Palazzo Nervi.

“Mentre i consiglieri di maggioranza hanno proposto un ordine del giorno che impegna il presidente e la giunta a mettere in atto ogni azione che garantisca la realizzazione di un sistema di depurazione comprensoriale economicamente sostenibile ubicato nel territorio della valle ingauna o ad Alassio utilizzando il finanziamento stanziato dalla Regione Liguria – 12 milioni di € – per la la soluzione che prevede il massimo contenimento degli oneri tariffari a carico della cittadinanza; i colleghi della minoranza hanno ostinatamente votato l’ordine del giorno, da loro inizialmente proposto, legato esclusivamente alla realizzazione dell’impianto previsto a Villanova d’Albenga vincolando il finanziamento regionale ad un’opera che ad oggi non ha certezza sia sulla sostenibilità tecnico- economica, sia sugli aumenti tariffari che ricadranno sui cittadini”.

“La realizzazione di un sistema di depurazione delle acque per il ponente – aggiunge il Presidente Angelo Vaccarezza- è essenziale dal punto di vista ambientale, turistico ed economico. Ritengo però che una buona amministrazione debba prima di tutto garantire i cittadini e che questo possa essere fatto solamente con una valutazione seria ed accurata del rapporto costi-benefici. La nostra è una posizione che manifesta la disponibilità a scegliere, tramite il confronto, la soluzione economicamente più efficiente, qualsiasi sarà”.