Circolo ARCI Brixton – Dopo le leggi contro i “kebabbari”, l’ordinanza antiassembramento e relative prime multe, ecco che il sindaco di Albenga decide di tentare l’ultimo colpaccio per dare la definitiva impronta di paese razzista ed estremista alla sua cittadina. Ora per prendere la residenza, se sei “extracomunitario”, sarà necessario garantire un reddito minimo di 500€ mensili, altrimenti sappi che non sei degno di questa città.

Dire che queste decisioni ci fanno rabbrividire è riduttivo, perché vanno oltre ad ogni logica di convivenza civile. Il Sindaco ingauno con la sua “politica dei divieti” non migliora certo la vita di chi vive nella comunità, ma aggiunge un pesante tassello all’imbarbarimento razzista della società, fomentando odio razziale, discriminazione e guerra tra poveri.

Norme come queste, che richiamano tristemente pratiche del Ventennio, sono tanto aberranti quanto inutili, dal momento la causa prima di ogni disagio legato ai fenomeni migratori è l’esclusione sociale di cui sono vittime gli immigrati. Per risolvere davvero questi problemi l’unica via percorribile è quella dell’integrazione, quella vera, quella in cui ci si viene incontro da entrambe le parti, non quella per cui si impone l’assoggettamento alla “nostra cultura” e il ripudio delle culture altrui.

A tutti gli immigrati, chiediamo scusa a nome della popolazione italiana, immemore del proprio passato migrante. Sappiate che non siamo tutti così e vi siamo al fianco nella lotta contro il razzismo.

* Circolo ARCI Brixton Alassio