Interrogazione sulla Ru486 in Liguria

Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti presidente) ha illustrato oggi in Consiglio regionale una sua interrogazione sull’utilizzo in Liguria della pillola abortiva Ru486. In particolare il consigliere ha chiesto se si intenda vigilare sull’ottemperanza, da parte degli operatori sanitari, di quanto deciso dalla rete dei ginecologi liguri nella riunione del 7 marzo scorso, «in modo che vengano rispettate le disposizioni relative al corretto uso clinico del farmaco e non si corra il rischio di incorrere nella banalizzazione dell’aborto, riducendolo ad un malessere da curare con un pillola al proprio domicilio o, ancor peggio, ad un possibile metodo anticoncezionale». Siri, inoltre, chiede di accertare che venga effettivamente data una corretta informazione alle donne che intendano ricorrere all’aborto farmacologico e se la Giunta voglia attivarsi presso le direzioni sanitarie, affinché venga al più presto predisposta una programmazione dei posti letto da mettere a disposizione delle pazienti che intendano assumere il farmaco.

L’assessore alla salute, Claudio Montaldo ha chiarito nella sua replica che in Liguria questa pratica famacologica avviene all’interno della normativa 194. Ha puntualizzato che nello specifico criteri e modalità «sono stati chiesti ai clinici, ai responsabili della rete ginecologica che l’Agenzia ha riunito il 7 aprile scorso». Ha quindi precisato che documenti e modulistica, indispensabili per il consenso informato, sono stati già trasmessi alle strutture. L’Agenzia regionale sanitaria, ha rimarcato Montaldo, ha svolto attività di coordinamento dei consultori. Nel primo mese di diffusione del farmaco sono state 19 le richieste di utilizzo in Liguria. Per ragioni in prevalenza cliniche, sono state esaudite dieci richieste. Siri ha auspicato una forte vicinanza alle donne in difficoltà, affinché facciano la scelta di non interrompere una vita.