Il punto oggi durante il Consiglio regionale sui provvedimenti presi per il danni provocati dalle recenti mareggiate in Liguria. Con un’interrogazione Marco Scajola (Pdl) ha chiesto alla Giunta Burlando di intervenire per aiutare i Comuni e gli operatori balneari danneggiati dalle violente mareggiate che hanno colpito la Riviera tra il 4 ed il 5 maggio scorso. L’esponente di centrodestra, inoltre, ha chiesto forme di sgravio fiscale per i privati colpiti e fortemente danneggiati.

«Queste mareggiate – ha spiegato Scajola – hanno messo in ginocchio Comuni e stabilimenti balneari, a poche settimane dall’apertura della stagione estiva. Contro la natura non si può fare nulla, ma si possono fare interventi strutturali per ridurre il più possibile il disastro».

Per la Giunta ha risposto l’assessore all’Ambiente, Renata Briano: «La Giunta si è mossa subito. Raramente le mareggiate colpiscono le coste prima della stagione estiva. Abbiamo organizzato un incontro ad Arenzano con i soggetti interessati. Il presidente Burlando ha inoltrato il 12 maggio la richiesta di stato di emergenza per il litorale ligure, per poter risarcire il danno subito, ed in particolare dai privati. Le nostre strutture si sono attivate per la raccolta delle segnalazioni, e i termini sino sono chiusi il 25 maggio. Sono arrivate segnalazioni complessivamente per 437 mila euro di danni, di cui 12 mila euro per danni di somma urgenza. Sarebbe importante ci accettassero la richiesta di stato di emergenza. La Regione può intervenire successivamente compatibilmente con le risorse disponibili. Immediatamente dopo gli eventi meteorologici abbiamo incontrato tutti i Comuni della costa e le associazioni dei balneari. Abbiamo definito il piano di lavoro. Le associazioni dei balneari ci chiedono di avere previsioni meteo ad hoc. Ci siamo attivati sul nostro sito e sono disponibili previsioni delle mareggiate. Verrà istituito un tavolo tecnico, Regione, Comuni e operatori per individuare iniziative per misure a lungo termine».

Insoddisfatto della risposta Scajola: «Ci sono possibilità tecniche per ridurre al minimo i rischi, inoltre non ho ricevuto risposte sugli sgravi fiscali».