Savona, PRC: su scaletto Fornaci “atteggiamenti, miopi e arroganti”

di Chiara Borghi e Marco Ravera – La nostra Federazione ha seguito fin dall’inizio tutte le tappe che avrebbero portato alla riqualificazione dello scaletto dei pescatori nel quartiere Fornaci. Da subito il Gruppo consiliare considerava una priorità far si che – senza costruire nulla di nuovo, senza aggiungere del cemento in più, soprattutto in riva al mare – questo scorcio di Savona rivivesse i fasti di un tempo quando i savonesi, i turisti, ma soprattutto i bambini si fermavano a guardare come i pescatori tirassero da riva le reti e esponevano i frutti del loro faticoso lavoro su dei meravigliosi gozzi.

L’idea di dar nuova linfa allo scaletto veniva anche dall’Associazione Amici dello Scaletto che, non vedendo più alcun gozzo (la pesca ormai è cambiata dai quei tempi) e non vedendo più alcun diportista allo scaletto promuoveva, attraverso incontri partecipati con membri del nostro Gruppo consiliare, con la società Fornaci, con la IV Circoscrizione e con Assessori della giunta Berruti, l’idea di uno scaletto che riprendesse una parte dell’attività di un tempo. Uno scaletto a disposizione dei Fornacini appassionati di pesca. Uno scaletto dei Savonesi appassionati di mare. Veniva quindi lanciata in questo percorso totalmente partecipato l’idea di inserire, nell’ambito della riqualificazione, un argano per le barche. Il progetto iniziale dello scaletto fu sottoposto ai soggetti sopra citati dall’amministrazione comunale. La partecipazione tanto proclamata in campagna elettorale aveva, anche o almeno, in questo caso avuto inizio con il coinvolgimento di vari soggetti che rappresentavano gran parte del quartiere.

Venivano lanciate, alla luce della costruzione di questo nuovo scaletto, iniziative di grande portata portata sociale. Pensiamo solo a quella promossa dal nostro Consigliere Lugaro e finanziata in gran parte dall’Assessore Costantino. Iniziativa “Allo scaletto senza scalini” a cura della Cooperativa Laltromare. Nel progetto è previsto che tutti i soggetti deboli, quali disabili e anziani, possano nei mesi di luglio e agosto, grazie alle professionalità dei componenti la Cooperativa, raggiungere tramite speciali passerelle la riva del mare. Dalla riva verranno accompagnati grazie all’ausilio di speciali sedie a rotelle in mare a godersi, magari per la prima volta, un bel bagno a Savona.

Altra iniziativa che partirà dalla società Fornaci è quella dei campi solari estivi. Quindi, in poche parole, la riqualificazione dello scaletto intesa come la pensavamo noi dava inizio ad ambiziose iniziative mirate tutte alla fasce deboli. E, a onor del vero, quasi tutta la Giunta veniva incontro a quanto noi promuovevamo ascoltando i desideri dei soggetti coinvolti in queste iniziative.

Ma ecco l’intoppo. Il progetto veniva snaturato. Si sarebbe fatto in due lotti. Uno iniziale che si concluderà per fine giugno e l’altro con una serie di interventi da realizzarsi successivamente. Noi siamo d’accordo con questa impostazione, critichiamo i ritardi e siamo decisamente contrari al progetto più grande caldeggiato dall’Autorità Portuale e dal vice Sindaco Paolo Caviglia che prevede la demolizione e il conseguente spostamento in altra zona della gelateria dello scaletto, punto di incontro da decenni per bambini, famiglie. Il nostro Gruppo consiliare è intervenuto. Abbiamo contrastato questa idea, siamo andati ad ascoltare i soggetti interessati che sarebbero stati spazzati via dal progetto e abbiamo portato le istanze di questi in Comune.

Ultimo ostacolo di questa “crisi fornacina”: era stato promesso alla Società Fornaci la costruzione di un nuovo bagno dotato di attrezzature per disabili e anziani. Ma secondo gli uffici comunali, nonostante la disponibilità economica, i servizi senza barriere architettoniche non si possono realizzare in quanto non conformi al PUC. In una città che ha fatto delle varianti al PUC il suo modus operandi questa risposta è semplicemente inaccettabile.

Questi atteggiamenti, miopi e arroganti, rischiano di portare ad una rottura insanabile tra gli abitanti del quartiere e l’amministrazione comunale. Per questo invitiamo il Sindaco ad intervenire facendosi garante delle volontà dei cittadini.

* Marco Ravera – Segretario provinciale Rifondazione Comunista; Chiara Borghi – Segretaria del Circolo “Togliatti” di Legino-Fornaci-Zinola.