La costituzione di una società mista pubblico-privato ai fini della realizzazione di infrastrutture e della gestione ottimale del servizio di cremazione: è questa l’ipotesi maturata a Savona all’interno della Giunta guidata da Federico Berruti. Il tutto – ha spiegato la Giunta – si rende necessario a seguito della crescente tendenza a ricorrere alla cremazione a livello nazionale e locale, con la conseguente necessità di adeguamento dell’attuale impianto di cremazione, il suo potenziamento e la necessità di dotazioni di aree per un servizio quanto più qualificato.

Afferma “La cremazione – ha puntualizzato il Sindaco di Savona Federico Berruti – è una scelta che si sta diffondendo sempre più. È dunque necessario realizzare un nuovo impianto,che prevede un investimento di circa 2 milioni di euro, tenendo presente che quello di Savona è l´unico esistente nel Ponente. Le norme attuali ci ponevano 2 alternative: o fare una gara per assegnare una concessione di costruzione e gestione oppure chiedere ad ATA affinché faccia una gara per scegliere un socio privato per gestire il servizio”.

Secondo una determina che sarà prossimamente presentata in Consiglio Comunale la società dovrà essere controllata da ATA Spa per una quota di partecipazione, per legge non superiore al 60%, ma che comunque garantisca a quest’ultima la maggioranza dei voti in assemblea, “al fine di una equilibrata governance tra ATA SpA e il socio-operatore privato”.

“Una volta che ATA costituirà una società mista (60% pubblico – 40% privato) il Comune potrà affidare direttamente il servizio” prosegue il Sindaco Berruti; “noi abbiamo scelto questa seconda soluzione perché è più coerente con la nostra idea di ATA, e del suo ruolo di regia dei servizi pubblici comunali nel rispetto delle normative”.