Guardia Costiera di Alassio: controlli, sanzioni e soccorsi da Laigueglia a Borghetto

Week end intenso per gli uomini della Guardia Costiera di Alassio che nei giorni scorsi sono stati impegnati in diversi controlli e soccorsi. Infatti, nonostante gli impegni dovuti alla oramai inoltrata stagione balneare ed il conseguente aumento di diportisti e bagnanti, resta alto l’impegno della Guardia Costiera di Alassio per garantire la qualità, la provenienza e la freschezza dei prodotti ittici che arrivano sulle tavole dei ristoranti.

Proprio in questa ottica, venerdì 20 marzo scorso un team composto dagli uomini della Guardia Costiera di Alassio e dal personale della locale Autorità Sanitaria ha effettuato ispezioni in alcuni locali di ristorazione dell’Albenganese.

Tale attività ha portato a sanzionare amministrativamente un ristoratore che non si era adeguato alla oramai consolidata normativa in materia di tracciabilità degli alimenti, con conseguente verbale di 1166 euro.

“Nonostante i continui impegni dei controlli demaniali ed in mare, resta alta la soglia di attenzione nei confronti dei ristoratori, specialmente in questi periodi di maggior affluenza di turisti” precisa il Tenente di Vascello (CP) Luca Sammuri (nella foto), Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alassio “dobbiamo ringraziare, comunque, il personale dell’ASL per la continua disponibilità ed il supporto nelle situazioni più critiche dal punto di vista igienico-sanitario”.

Invece nella giornata di ieri, domenica 13 giugno, il personale della Guardia Costiera ha coordinato le ricerche di una moto d’acqua con una persona a bordo rimasta con motore in avaria nelle acque antistante l’abitato di Borghetto S.S.

La Guardia Costiera, sapendo che in mare vi era la M/V CC 600 dei Carabinieri di Savona, ha dirottato l’unità in zona la quale ha provveduto a prestare assistenza al diportista per il successivo rimorchio a terra.

In serata, invece, si è svolta una seconda ricerca di un presunto kitesurfista in difficoltà nello specchio acqueo antistante Capo Mele. Sul posto sono intervenute due pattuglie da terra ed a mare la M/V CP 806 della Capitaneria di porto di Imperia; fortunatamente il kitesurfista è riuscito a guadagnare la riva con le proprie forze.

Non bisogna infine dimenticare che, con la stagione estiva ormai decollata da diverse settimane, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Alassio continua i controlli sul territorio di giurisdizione e proprio ad Alassio ha effettuato alcune ispezioni sul demanio marittimo. In particolare la Guardia Costiera alassina, di concerto con il locale Comando della Polizia Municipale, ha svolto per diverse settimane una delicata indagine in materia di abusivismo demaniale marittimo

Tale attività, si è alla fine completata con una denuncia per occupazione abusiva su area demaniale marittima; ognuno, per le proprie competenze, ha sanzionato l’autore degli abusi. Quest’ultimo, nel caso, è stato notiziato alla Procura della Repubblica.

Per concludere, nella giornata odierna il personale imbarcato, durante attività di pattugliamento dello specchio acqueo circostante l’isola Gallinara con il battello G.C. A09, ha individuato due diportisti intenti in attività subacquea a distanza inferiore a 500 metri dall’isola. Ai due sono stati elevati n° 1 verbale ciascuno di euro 1033 per violazione dell’oramai nota Ordinanza n° 73/2004 dell’Ufficio Circonariale Marittimo di Alassio.

5 Commenti

  1. Dimenticavo: che i cari amici della lega si tolgano la loro voglia di mare gratis finchè possono: con le loro nuove minchiate legislative in materia di demanio le spiagge libere saranno sempre meno…Invece i grassottelli e rosei amici del PdL non hanno nulla da temere…loro sono tutti benestanti con partita IVA e possono permettersi la LUXURY BEACH!

  2. MI fà molto piacere che su stimolo della Guardia Costiera vengano effettuati controlli anche sul prodotto ittico somministrato non solo dai “tuttofare” bagni marinio ma anche dai ristoratori. Il solito malcostume, per usare un eufemismo, di propinare pesce surgelato al posto di quello fresco, che in realtà si chiama reato a termine dell’art. 515 del Codice Penale (frode in commercio), allegramente e reiteratamente perpetrato alla faccia del consumatore. Lo stesso dicasi per il pesce spada sostituito dal parente prossimo “smeriglio” oppure dei finti gambero che in realtà sono di surimi, e via discorrendo.
    Che questi truffatori, peraltro dalla dichiarazione dei redditi “leggera, vengano perseguiti e puniti a dovere con tolleranza zero. ..Comoplimenti alla Guardia Costiera!!!!! (che non si fa intimorire certo dal “peso elettorrale” della categoria… ). Le cose dovrebbero andare sempre così: senza implicazioni locali o decentramenti.
    Il futuro feudalesimo che ci attende, purtroppo, prevedendo sempre piu’ spinti decentramenti, in nome di chissà quale bieco e medievale campanilismo, tessuto su tematiche sensibilissime e potenzialmente inquinabili dai potentati locali, avrà come effetto collaterale una certa ed inevitabile penetrazione dei potentati dei politicotti locali, con una naturale e sgradevole “penetrazione” per i poveri utenti….!:-)Solo con il ritorno a sistemi stebili, centrali e scevri da implicazioni dei mafiosetti locali si potrà disporre di una stato di diritto vero e proprio.
    Ecco un bel quadretto che provocherà certamente un bel rigurgito gastrico ai legaioli e amici stretti (PdL)…!

  3. ….Toglietemi una curiosità…gli scogli possono essere occupati dalle sdraie dei bagni e quindi non più usufruibili dagli esterni? ANDATE AI BAGNI INGAUNIA E BAGNI GALLINARA DI ALBENGA!!!

  4. Gradiremmo se la Capitaneria di Porto controllasse i bagni A SPIAGGIA D ARBENGA ex SCOGLIO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

  5. ma perche’ la guardia costiera non controlla i bagni miramare di albenga della famiglia vazio XXXXXXXXXXX ?? andate a controllare….

    @ cesarecanale: la sua affermazione querelabile è stata – secondo prassi specificata nelle regole sui commenti – cancellata. Se è a conoscenza di illeciti, va sporta denuncia alle autorità competenti. Cordialità. Direttivo Corsara

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