A modo mio – La morte di “Nico”: una notizia che non avrei mai voluto scrivere

di Mary Caridi – Mai avrei pensato di dover scrivere di te come di una persona che ci ha lasciati. Mai! Se esiste un’immagine  simbolo della vita e della forza e dell’ energia, avrei dovuto parlare di una persona come te, Nicolina Bruzzone. Di te  da morta io non ci riesco, scusami. Se affronto  queste righe è perchè i tuoi figli sappiano che sei sempre stata una persona speciale. Mi legano  tanti ricordi alla tua persona, quei momenti in cui ho iniziato a prendermi cura del mio corpo dopo la mia malattia, la dolcezza ed autorevolezza con cui a volte mi sgridavi durante le lezioni perchè ero un po’ chiacchierona, le lunghe chiacchierate sull’astrologia, di cui sono appassionata e che vedevano il grande cambiamento che stavi affrontando nell’ambito della tua professione. Testarda e determinata come tutti quelli del segno del capricorno mi dicevi: “va bè Mary ma sempre il lavoro  e l’impegno nella professione vanno bene, l’amore e il resto, che dice l’oroscopo?”

Da un paio d’anni non trovavo più il tempo per venire in palestra, ma mi sono ripromessa  spesso di ritornarci e sempre rinviavo. Quando la Giusy mi ha informata della tua morte, io sono rimasta sconvolta e incredula. Te no! Te sei l’immagine della forza della natura. Perchè? Ecco, io non so rispondere a questa domanda e non capisco Dio che ti ha portata via. In questi momenti avverto profondamente la provvisorietà delle nostre vite e penso alla tua fatica, ogni fine settimana, da anni a Milano per seguire dei corsi, poi le migliorie nella palestra che significavano che avevi sempre nuove idee e nuovi progetti, spazzati via in un secondo terribile. Di te ricordo anche  quando mi consolavi per la mia Titti lontana, con la comprensione da mamma a mamma, sapendo che mia figlia era lontana ed eri dolce con me. Sapevi che vedendoti abbracciare   le tue figlie e  vedendo quei gesti affettuosi  avrei pensato alla mia di figlia che era lontana. Eri una mamma presente e chioccia, ora non so come farai senza i tuoi figli e io sto male a pensarli senza di te. Non so cosa tu abbia fatto in questi due anni, vorrei ricordarti come eri: bellissima, atletica, forte e umana verso le tue ragazze della palestra. Ammetto sono arrabbiata perché non capisco e la fede non mi aiuta in questo momento. Smetto anche di scrivere queste righe perché, scusami, non ce la faccio. Ciao Nico!

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi

* Il Direttivo del Corsara si unisce e partecipa  al dolore della famiglia.

3 Commenti

  1. non ci sono parole!!! troppo assurdo. io e la mia famiglia abbiamo fatto due bellissimi capodanno con la Nico,e tutti i bambini miei suoi e altri di ragazze che frequentavano la palestra, ci siamo tanto divertiti!!! ti ricorderò sempre cosi’allegra un pò pazzerella!!!grande grande grande!!!

  2. ecco Mary dove ti ho conosciuta.. in palestra da Nico…
    non riesco a credere a tutto questo.. anch’io da 3 anni non andavo più e anch’io mi sono ripromessa di tornarci dopo aver provato altre palestre ma nn aver mai trovato quell’aria di serenità, di famiglia, di amicizia, di spensieratezza che si viveva in quella piccola palestra… il suo chiamarmi “scricciolo” mi risuona nelle orecchie da tre giorni ormai… non so cosa pensare… Ci mancherai nico… Un bacio!

  3. Mi unisco al dolore e all’incredulità. Non la conoscevo /conosco bene ma ho avuto modo di apprezzarne simpatia e umanità durante una gita in Camargue tre anni fa. Non aggiungo altro, per evitare di dire cose di cui poi poteri pentirmi o vergognarmi.

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