Liguria, ass. Rambaudi: manovra Governo mette a rischio welfare e Fondo per la non autosufficienza

“Dal 1 giugno tutti coloro che faranno richiesta per la pensione di invalidità con una percentuale che va dal 74% all’85% non si vedranno riconoscere più alcun beneficio con il risultato che anche quel minimo sostegno di 262 euro al mese verrà loro tolto”. È il grado di allarme lanciato oggi dall’assessore alle politiche sociali della Regione Liguria, Lorena Rambaudi e coordinatrice degli assessori regionali in sede di Conferenza Stato Regioni e da Giacomo Piombo, coordinatore della Consulta regionale per l’Handicap di fronte alla manovra finanziaria varata dal Governo che penalizzerebbe in misura molto consistente l’area dell’welfare. In particolare il Fondo per la non autosufficienza e il Fondo sociale dal 2011 rischiano di sparire sotto la mannaia della manovra, lasciando scoperti soprattutto i disabili.

“Ad oggi non sappiamo ancora quali sono le risorse per il prossimo anno per le politiche sociali – spiega Rambaudi – sia per quanto riguarda il fondo per la non autosufficienza, sia il fondo sociale. Nemmeno i 18 tecnici riuniti a Roma in rappresentanza delle Regioni sono stati in grado di quantificare a quanto ammontano i tagli”. “Dalla tabella che è stata consegnata – continua Rambaudi – emerge che ammontano a 175 milioni in meno a livello nazionale i tagli per i diritti sociali, politiche sociali e famiglia e 11 milioni in meno per immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti”.

Tra gli effetti più gravi della manovra sottolineati dalla coordinatrice della commissione nazionale sui servizi sociali figurano l’innalzamento della percentuale di accesso ai benefici collegati all’invalidità, spostati dal 74% all’85% che escluderebbe le patologie psichiatriche, la trisomia 21 e le patologie legate alla perdita di autonomia per lesioni agli arti che non godrebbero più di alcun sostegno. E il sostegno scolastico per i gravi disabili “che non godrebbero più di un insegnante di sostegno in quanto risultano rigidamente separate le misure a favore dell’istruzione da quelle per l’assistenza al disabile con il risultato di provocare l’espulsione dei disabili dalle scuole”.

Ammontano a 22.213 gli assegni per invalidità civile totali erogati in Liguria nel 2009 e a 56.945 le indennità di accompagnamento. Sei milioni sono inoltre le risorse stanziate dalla Regione Liguria negli ultimi tre anni per favorire l’inserimento scolastico dei disabili. In Liguria ammontano a 419 i disabili nelle scuole dell’infanzia, 1527 nella scuola primaria, 1309 nella scuola secondaria di primo grado e 851 delle scuole superiori. “Le ipotesi finanziarie presentate dal Governo – chiarisce Rambaudi – non risolvono la crisi economica, ma di certo avranno un effetto devastante sulle persone e sulle famiglie liguri, creando pericolosi aggravamenti e aumentando la domanda di aiuto economico e di sostegno nei confronti delle amministrazioni locali”.

Rambaudi ha ribadito oggi la proposta presentata dalle Regioni, favorevoli ad una revisione dell’invalidità civile, utilizzando nuovi metodi di valutazione, con l’attribuzione di benefici a chi è veramente disabile e non autosufficiente per colpire da un lato i falsi invalidi, ma evitare di scardinare tutto il sistema del welfare.