“Dal primo luglio sarà operativo l’ufficio presso la presidenza della Regione Liguria che definirà ogni possibile intervento per semplificare le procedure, abbassare tempi e costi per le imprese, per le associazioni, per i cittadini e le famiglie”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, intervenendo ieri sera a un dibattito organizzato dalla UIL a Genova. “Già nella prima attività della Giunta di queste settimane – ha osservato Burlando – abbiamo assunto alcuni provvedimenti che snelliscono procedure in particolare nell’ambito dei fondi agricoli europei, per la difesa del suolo presso i rivi, per le autorizzazioni per le palestre. E teniamo conto dell’esigenza di semplificare e non complicare le procedure nei nuovi provvedimenti regionali. Dai prossimi giorni si avvierà una attività sistematica: l’ufficio lavorerà a contatto con tutta la struttura regionale, e in rapporto con le realtà produttive di tutti i settori, con i Comuni e le Province, con il mondo del volontariato, i consumatori, le famiglie e i cittadini. Tutti i soggetti che intendono avanzare proposte, suggerimenti, segnalazioni, lo possono fare”.

Burlando è tornato nel corso dell’intervento sugli aspetti profondamente negativi della manovra economica del governo, che non appare in grado né di risolvere strutturalmente i problemi finanziari dell’Italia, né di offrire alcuno stimolo allo sviluppo. “La crisi ha una dimensione tale che cambia profondamente le gerarchie delle scelte e delle priorità – ha detto il presidente della Liguria – l’intervento del governo appare dettato dall’esigenza di dare un segnale ai mercati, ma ha tutti i caratteri della transitorietà, e mette le regioni e gli enti locali nella pratica impossibilità di operare scelte e di intervenire. Mi auguro vivamente che ora si possa aprire una fase di ripensamento e di modifica”.

Burlando si è anche riferito al problema dei fondi FAS, di cui non è ancora noto il destino. “Sono 340 milioni di euro di investimenti per la nostra regione, definiti ormai da lungo tempo e da lungo tempo bloccati. Io ho il dovere di segnalare che se il governo decidesse di non onorare questi impegni si aprirebbero problemi gravissimi. Ora sento dire che ci sarebbe un aumento dei tagli di questi fondi, già decurtati del 6%, di un altro 10%. Se così fosse si tratterebbe di un ulteriore sacrificio, ma gli interventi più importanti potrebbero essere garantiti. Spero che nelle prossime settimane il problema si chiarisca, e la Liguria possa programmare una destinazione di risorse che possono rappresentare un grande aiuto anche per affrontare la crisi”. Un ultimo richiamo è venuto da Burlando sul federalismo: “Non si sentiva davvero il bisogno di un nuovo ministero. L’Italia deve scegliere: la Germania è un paese federalista che funziona bene. Anche la Francia, che è all’opposto molto centralista, funziona bene. Da noi si predica il federalismo, ma poi le scelte del governo sono le più centraliste e contraddittorie: è incredibile lasciare alle Regioni le funzioni che sono state decentrate e poi non trasferire le risorse necessarie a intervenire. In questo modo si sprecano i costi per mantenere queste strutture e funzioni decentrate. Dobbiamo finalmente scegliere”.