di Alessandro Sbarile – A Palazzo Nervi a Savona, l’Assessore alla Polizia Provinciale Luca Villani ha tracciato ieri un articolato bilancio di questo primo anno di attività dell’amministrazione in materia di sicurezza e polizia provinciale, a partire “dalla firma del Patto per la sicurezza, avvenuta in presenza del Ministro Maroni, un patto proposto dalla Provincia di Savona e accolto da tutti i partecipanti in accordo con la prefettura e le forze dell’ordine. Si è voluta sfruttare la possibilità di avere la presenza del Governo sul territorio e i primi frutti si sono visti da subito perché Maroni ha portato ‘in dote’ 19 uomini in più, ovvero 14 Carabinieri e 5 poliziotti. La Provincia di Savona, oltre a fornire collaborazione con la Polizia Provinciale, ha messo a disposizione 70000 euro, di cui 20000 per la formazione e 50000 per l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale, per potere presidiare le vie caratteristiche dei nostri centri storici”.

“L’attenzione dell’ente provincia per sicurezza si è iniziato a manifestare; in questo anno abbiamo perseguito alcuni progetti: abbiamo erogato dei fondi regionali con cui si è contribuito a dare la videosorveglianza a Savona (in particolare a Piazza del Popolo), alle Albissole, ad Albenga, a Cairo ed a Carcare”.

“Un altro importante intervento – prosegue l’assessore Villani – è stato fatto in termini di polizie associate, aggregando piccoli comandi per dare servizio maggiore: la Regione ha messo a disposizione dei fondi, abbiamo ricevuto sei progetti, tutti molto validi, dunque abbiamo integrato il contributo con dei fondi nostri per dare la possibilità di metterli in atto. Inoltre nell’anno passato abbiamo fatto una convenzione con la Provincia di Imperia relativamente alla Polizia Provinciale, facendo un accordo di aiuto reciproco sul territorio di confine, abbiamo individuato alcuni piccoli comuni da poter presidiare in modo più netto; grazie a questa convenzione la Regione, vista la validità del progetto, ha erogato 60000 euro, che abbiamo deciso di utilizzare per un ufficio mobile della Polizia Provinciale per poter essere più presenti nei piccoli comuni, per dare possibilità fasce più deboli; riteniamo sia bella agevolazione”.

“Per quanto concerne la Polizia Provinciale, questa amministrazione ha voluto vederla come prima rappresentante della Provincia nel territorio, per questo abbiamo cercato di tirarli fuori ‘dal bosco’, cioè dalle attività peculiari, che comunque continuano a svolgere (come le attività di controllo dal punto di vista venatorio, ittico e ambientale), per spostare il tiro sul supporto ai piccoli comuni, perché i sindaci ci hanno chiesto aiuto; abbiamo avuto un riscontro positivo, anche per quanto concerne il presidio strade, su cui viene fatto un controllo non per ‘far cassa’ ma per fare prevenzione, con la presenza su territorio lo si può fare, dando maggiore presidio”.

“Inoltre quest’anno metteremo in atto una nuova iniziativa: anche quest’estate aumenta il fenomeno del commercio abusivo, fenomeno odioso (specie in crisi) perché attacca i nostri commercianti che affrontano concorrenza sleale, in più provocano fastidio ai turisti; proprio in questo campo, in cui svolgono azione di contrasto anche altre forze, vorremo metterci a sevizio polizie municipali, con cui potremmo concordare delle date per svolgere delle iniziative contro questo fenomeno, mettendo a disposizione delle pattuglie che collaboreranno le polizie municipali, così da aiutare a far diminuire questo fenomeno”.

Ad illustrare il bilancio è intervenuto anche il Comandante della Polizia Provinciale Fulvio Terzolo, che ha dichiarato: “siamo pochi, ma abbiamo la fortuna di non avere lavori specifici, come il presidio delle uscite delle scuole; siamo ventuno persone ma riusciamo a dare risposte forti perché ci spostiamo su obiettivi precisi coordinandoci con le altre forze. Nell’ambito delle forze di polizia c’è un rapporto di stima e amicizia, riusciamo a lavorare bene, a muoverci e a dare risposte sul territorio; di recente c’è stata un’ordinanza della questura che ha tracciato un solco per un’estate sicura, come al Malpasso per il discorso della sosta abusiva, con il controllo dei piccoli centri rurali (raggiungendo zone meno raggiungibili dalle altre forze di polizia), con il contrasto del commercio abusivo”.

“Siamo parsimoniosi e facciamo tesoro delle risorse che abbiamo, pur non avendo un bilancio grande (costiamo solo per attrezzature e benzina circa 100000 euro) riusciamo a fare tutto; acquisteremo nuove attrezzature coi fondi ricevuti. Abbiamo 12 macchine che sono tutte fuoristrada, acquisteremo coi fondi del 208 (ovvero i proventi delle sanzioni pecuniarie) un pick up – ha concluso – per dare una risposta migliore durante il periodo invernale”.