di Mary Caridi – Orgoglio e rappresentanza. La richiesta del consigliere comunale di Albenga Gianni Pollio, esponente indipendente del Pdl è netta: “Albenga ha diritto ad avere un assessore in consiglio provinciale a Savona a prescindere dalle dimissioni o meno del Sindaco Guarnieri”, attacca Pollio nel ruolo di difensore dell’onore del Pdl ingauno.

Se il Sindaco Guarnieri si dimetterà lo farà grazie ad una sua sensibilità, consapevole di quanto sia urgente e indispensabile la sua presenza qui, anche per presidiare i nostri interessi, quelli della città di Albenga insidiata da Loano e Borghetto, realtà territoriali piccole, ma che  nel difendere i loro interessi sono capacissime, perché noi siamo stufi di fare trasfusioni di sangue fresco per la vittoria del centro destra, mentre poi  i nostri voti non contano, – aggiunge Pollio –  e chiarisce: “lo ribadisco, dobbiamo avere un assessore albenganese; noi non stiamo chiedendo di levare un posto che spetta alla Lega se la Guarnieri si dimettesse – precisama diciamo con forza che  vogliamo pesare di più. Dobbiamo, come pdl, difendere l’esigenza di avere un ruolo in consiglio provinciale”.

“Inoltre – prosegue l’esponente ingauno del Pdl – Silvano Montaldo, che è di Laigueglia, deve lasciare a noi del Pdl di Albenga la responsabilità di occuparci del nostro territorio che dobbiamo difendere dagli assalti voraci di altri territori che pensano di fare man bassa dei nostri interessi a favore dei loro. Loano e Borghetto pensano che questa sia una succursale dei loro comuni? La Guarnieri insieme a noi deve dimostrare che non è così e forse, lasciando il posto in provincia sarà anche più libera di farlo. Sono certo che lei sarà in grado di fare la scelta giusta per la città che l’ha scelta come Sindaco e che di sicuro lei ama e per la quale saprà battersi con forza”.

Dopo un periodo di relativa calma  prosegue sotto traccia il lavorio per dare ad Albenga un peso politico corrispondente ai voti, anche  per sfatare  la frase che ci dipinge come  “Arbenga a nescia” c’è la necessità di  far valere l’orgoglio con  una presa di posizione unitaria da parte di questi uomini eletti nelle fila del Pdl e che siedono in consiglio comunale chiamati a  dare dimostrazione di avere  degli attributi e non… la coda di paglia.