All’unanimità è stato approvato oggi a Genova dal Consiglio regionale il disegno di legge, proposto dalla vicepresidente Marilyn Fusco, che modifica l’articolo 88 della legge 16/2008 (Disciplina dell’attività edilizia) e successive modifiche. La legge differenzia i comuni nell’adeguamento degli strumenti urbanistico ai parametri previsti dalla legge 16 a seconda se abbiano ancora un piano regolatore o un piano di edificazione (sono la maggiorana dei comuni liguri) o abbiano già adottato il Puc. Nel primo caso l’obbligo di adeguamento si sposa a tempo indeterminato fino al momento di adozione del Puc da parte del comune stesso. Invece per i comuni già dotati di Puc l’obbligo slitta di 18 mesi per consentire l’adeguamento del Puc.

Decorso tale termine si avrà l’edeguamento automatico alle previsioni di legge. Fra gli obiettivi del provvedimento quello di arrivare ad un parametro edificatorio uniforme in tutta la Liguria. Nel calcolo delle cubature consentite non si terrà più conto dei metri cubi dell’edificio ma dei metri quadri realizzati su una determinata area. Nel computo dei metri quadri costruiti non vengono considerate l’atrio, le scale, i parcheggi sotterranei, i locali ascensori e caldaia. L’altezza massima degli edifici invece viene determinata dal piano urbanistico comunale. La necessità di modificare la legge vigente era emersa dagli incontri con i Comuni. Quelli non ancora dotati di PUC hanno manifestato grosse difficoltà a recepire il parametro della superficie agibile in quanto si è rivelata complesso convertire gli indici edificatori basati sul concetto di volume urbanistico espresso in metri cubi in indici di utilizzazione insediativa basati sulla ridetta superficie agibile espressa in metri quadri su metri quadri, ma anche di applicare le altre novità contenute nella legge in particolare sul computo degli elementi accessori.

Nel dibattito sono intervenuti: Marco Melgrati (Pdl), Antonino Miceli (Pd), Massimo Donzella (Claudio Burlando la Liguria di tutti), Gino Garibaldi (Pdl), Maurizio Torterolo (Lega Nord Liguria), Aldo Siri (Liste civiche per Bisotti Presidente), Sergio Scibilia (Pd).

Soddisfazione è stata espressa dar Marco Melgrati (Pdl): «È stato approvato un provvedimento necessario. Con questa legge i piani urbanistici comunali (Puc) vengono organizzati non più su base di metro cubo ma metro quadro, cioè superficie agibile, la proroga è importante per i comuni. Iniziativa congiunta Pdl sollecitato, Giunta concorde. Ulteriore proroga che permetterà ai comuni con provblemi di patto di stabilità di ricorrerea a esterni. Complimenti del pres commissione. Preciso dovere intervenire su questa legge, che non significa cementificazione, ma dare interpretazione chiara di norme che sono esistenti. La maggioranza ha solo parlato del piano casa, invece in questo caso abbiamo fattop una proposta di legge che risponde alle richieste dei comuni e dell’imprenditoria.Mi auguro che la maggioranza raccolga qusta sollecitazione della minoranza».

«Siamo convintamente favorevoli a questo provvedimento – ha ribaditoAntonino Miceli (Pd) –  sottolineo però che non è nato da iniziativa della minoranza, ma dall’iniziativa del vicepesidente Fusco. Nei primi giorni della legislatura la Fusco ha incontrato i rappresentanti degli enti locali e su questo è nato il provvedimento». Il presidente della Vi Commissione Territorio e Ambiente Massimo Donzella (Claudio Burlando la Liguria di tutti) ha aggiunto: «Oltre a mostrare sensibilità verso le categorie che si sono rivolte alla regione chiedendo un termine per poter approvare i Puc, questa legge sancisce una continuità amministrativa e ritengo si tratti di una buona legge che tiene conto dell’evolversi della situazione urbanistica e delle peculiarità del nostro territorio. Importante anche dare un termine definitivo. Superficie agibile garantisce di costruire bene e curare aspetti sismici e di coibentazione, in Liguria particolarmente sentiti».

«Abbiamo ritirato la nostra proposta perché quella della Giunta è perfetta dal punto di vista tecnico – ha spiegato Gino Garibaldi (Pdl) – Parlare di edilizia non equivale a parlare di speculazione ma di come si crea ricchezza, di come si valorizza il territorio e si crea lavoro. Soprattutto in questo campo bisogna fare leggi chiare, che non lascino margini di interpretazione». «Prendiamo atto – ha detto Maurizio Torterolo (Lega Nord Liguria) – della disponibilità della Giunta di andare incontro agli enti locali».

«Anche per il mio impegno ambientalista – ha detto Aldo Siri (Liste civiche per Bisotti Presidente) – ribadisco che la edilizia sia responsabile e rispettosa dell’ambiente, perché è un importante volano di sviluppo socioeconomico. Non bisogna favorire gli speculatori che già tanto hanno violentato il nostro territorio». Nicolò Scialfa, capogruppo Italia dei Valori, ha aggiunto: «Questa modifica buon senso su scelte condivise all’unanimità, senza criticità verso legge 16 e piano casa». Per Sergio Scibilia (Pd): «Settore che la Regione vede con serenità. Siamo andati incontro a una scadenza, non abbiamo nessuna fretta di intervenire sull’edilizia. La legge 16 è buona, ha fatto chiarezza».