di Mauro Righello – Io penso che per prima cosa vedo registrato un dato non banale, non scontato cioè la grande capacità del PD di mettere in atto una grande discussione e la chiamata ai propri iscritti di pronunciarsi su programmi e leader. E sottolineo entrambi gli elementi.

Non è un fatto burocratico e formale, previsto peraltro dall’Art. 49 della Costituzione della Repubblica, ma credo sinceramente che oggi nessun partito italiano mantenga la capacità vera di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte, veri sovrani della democrazia.

Quindi la discussione che si è aperta nel partito savonese va vissuta come una ricchezza, un vero confronto che non ha nulla a che vedere con una vecchia, stantia e banale logica del “chi sta con chi”.

Oggi noi promuoviamo un congresso chiamando gli iscritti al partito a pronunciarsi, ma nei fatti ci rivolgiamo ai circa 300mila cittadini della provincia di Savona, che guardano alle nostre scelte con crescente speranza per un governo alternativo alla destra che sta determinando, sia a livello provinciale che nazionale, non il governo del fare come promesso, ma spesso il governo dell’immobilismo o peggio il governo del fare male.

Il PD promuove il proprio congresso in un tempo in cui la crisi sta colpendo duramente aziende, famiglie, lavoratori, professionisti e noi responsabilmente siamo chiamati, anche a Savona, a discutere delle risposte possibili e non a concentrarci sui percorsi personali del “chi fa che cosa”.

È su questi temi di fondo che rilevo la differenza tra i candidati alla carica di segretario provinciale del partito.

Monica Giuliano rappresenta certamente quel sano sentimento che trova il suo radicamento negli iscritti del PD ed in senso più generale nei cittadini savonesi. La sua candidatura nasce infatti sulla base di un programma condiviso ma soprattutto dall’idea di un partito plurale e dei territori, dove il segretario non è “un uomo solo al comando” ma è la sintesi di una rete di valori, di capacità e ricchezze dei propri iscritti e delle vocazioni di tutti i territori.

Il segretario provinciale che ho in mente deve avere le capacità di decidere saggiamente. Ascolto e decisione debbono essere la base dell’operato del leader. La decisione saggia ed efficace può arrivare non prendendola in solitudine all’interno di una stanza, ma attraverso una sensibilità all’ascolto ed al confronto ed un conseguente, determinato ed incisivo supporto alle scelte.

Per queste ragioni preferisco un partito che definisco con le finestre aperte, dove le aspettative del territorio entrano e vengono percepite.

Monica ha maturato accanto ai migliori amministratori pubblici del savonese una grande esperienza ed ha fatto proprie le sfide di uno sviluppo socialmente ed ambientalmente compatibile. Temi come le scelte strategiche per il futuro della nostra provincia, l’innovazione, la tutela di beni come l’acqua e la terra, le nuove coperture sociali e le politiche per i giovani e per i non garantiti sono certamente connaturati alla sua visione.

Per queste ragioni da cittadino, da sindaco e da valbormidese sosterrò Monica Giuliano al congresso nell’ambito di un sereno e positivo confronto su questi temi.

* Mauro Righello – Sindaco di Millesimo