di Claudio Almanzi – Un omaggio alla storia dell’arte più che una vera e propria mostra in senso classico: sembra questo, in estrema sintesi, l’aspetto saliente della collettiva “Ci ritroviamo al civico 7”, che sarà inaugurata il 10 luglio a Calice Ligure nella neonata Galleria Il Punto 2, così chiamata proprio in onore della famosa Galleria Il Punto di Remo Pastori dove si riunivano decine di artisti negli anni d’oro per il gruppo calicese.

“Ho pensato –dice Daniele Decia, l’appassionato gallerista che ha voluto organizzare questa importante collettiva- di aprire questa mia nuova galleria d’arte facendo un omaggio alla storia dell’arte calicese, che bene o male rappresenta un importante capitolo dell’arte del secondo Novecento”. “Si tratterà – dice Augusto Andreini, noto collezionista ed esperto d’arte- di una occasione d’oro per gli appassionati per rivedere opere storiche di quel gruppo di artisti che animarono l’arte italiana fra gli anni Sessanta e gli Ottanta e di incontrarne anche alcuni come Caminati, Nangeroni, Stefanoni, Sarri, Mariani e De Filippi”.

“Abbiamo pensato – prosegue Decia- di esporre non solo opere storiche, ma anche cose più recenti: sculture, ceramica, pitture, perché vorremmo proprio dare una visione d’insieme di ciò che fu quel gruppo di artisti che operò davvero e con successo in svariati campi”. Il bel catalogo della collettiva è introdotto da una prefazione di Mihaela Anitoaie, una studiosa rumena che collaborerà anche nella neonata Galleria Il Punto 2 che si è innamorata della storia Artistica di Calice: “Ho consultato – dice la Anitoaie- le memorie dei protagonisti in un volume di Stefano Delfino e Gianni Viola, poi ho raccolto testimonianze dirette: alla Triennale di Milano da Tino Stefanoni ed Umberto Mariani, ad Albisola da Gianni Celano Giannici, a Genova da Aurelio Caminati, a Savona da Bruno Locci, Giorgio Moiso e dal ristoratore/collezionista Nicola, a Torino da Enzo Gagliardino e Mitsuo Miyahara, a Rivara da Franz Paludetto, Carlo e Mary Nangeroni, a Finale da Umberto Rotelli, a Cascina Galoppa da Urano Palma e Antonio Mondino, a Sesto Calende da Sergio e Ursula Sarri, qui a Calice da Nando De Filippi, Giovanni Lucci, Vanna Nicolotti, Grazia Chiesa, dalla famiglia Viola, Fulvio Rosso e Gian Decia, ex sindaco che da funzionario di partito riceveva opere in regalo che regolarmente metteva come premi in lotterie per sovvenzionare la sezione”.

Un mare di episodi, di ricordi, di storie dunque che l’hanno spinta a collaborare con Daniele Decia nella realizzazione di questa grande mostra. La collettiva metterà in mostra opere di Caminati, De Filippi, Gagliardino, Gelmi, Icaro, Locci, Mambor, Mariani, Mitsuo, Mondino, Nangeroni, Nicolotti, Palma, Sarri, Scanavino e Stefanoni. Ci sarà anche un particolare ricordo di Remo Pastori, grande appassionato d’arte, amico degli artisti calicesi e loro mercante di riferimento, già “titolare” della raccolta conservata nel Museo Casa del Console. La mostra resterà aperta dal 10 luglio al 10 agosto, data nella quale verrà inaugurata una seconda collettiva dedicata agli artisti che furono protagoniste dell’epica partita svoltasi nel 1975 tra artisti “calicesi” ed “albisolesi”: alle opere già in mostra in questa prima collettiva infatti se ne andranno ad aggiungere altre, per rinnovare quella storica sfida, ma solamente in campo artistico.