Si è svolto questa mattina, a Savona, in Piazza Saffi, un presidio organizzato dalla FLC CGIL per denunciare l’insostenibilità dei tagli agli organici del personale docente ed ATA, della riduzione delle risorse per le scuole, ma anche l’umiliazione inflitta a docenti e personale scolastico con il blocco dei contratti ed il congelamento degli scatti di anzianità. Al presidio, al quale hanno partecipato diverse decine di lavoratori delle scuole savonesi, ha coinciso con lo sciopero generale nazionale dei comparti della scuola e della conoscenza.

“Pur consapevoli dell’estrema difficoltà a mettere in campo iniziative di mobilitazione in una data (fine giugno) nella quale la maggior parte dei docenti ha già terminato le lezioni (e, di quelli ancora in servizio, quasi tutti – così come gran parte personale ATA – sono di fatto impossibilitati a partecipare allo sciopero in quanto coinvolti negli esami finali), abbiamo comunque ritenuto indispensabile dare una risposta tempestiva ad una “manovra economica” che fa pagare tutto il prezzo della crisi ai lavoratori dipendenti, con un particolare accanimento sui lavoratori pubblici”, spiga il sindacato.

“La disponibilità che pare sia stata manifestata, nelle ultime ore, da parte del Governo e del Ministro dell’Economia, ad una ‘marcia indietro’ rispetto al problema blocco degli scatti di anzianità (cosa però da verificarsi ora nei fatti) rappresenta una novità interessante e sta a dimostrare che non è vero che ‘la lotta non serve a niente’, ma che la mobilitazione, l’impegno e la coerenza (come quella sempre manifestata dalla CGIL) nell’azione di contrasto verso politiche devastanti ed inaccettabili possono anche produrre risultati positivi”.