Grande regista e sceneggiatrice romana. Nata a Roma il 14 agosto del 1928 in una famiglia borghese. Prima donna a essere candidata alla vittoria dell’Oscar al miglior regista (per Pasqualino Settebellezze, 1977). Segni particolari: occhiali dalla vistosa montatura bianca. Parliamo di Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, più nota come Lina Wertmüller.

Simpatica casinara un po’ approssimativa, incostante, sorprendente, travolgente, a detta dei più dal carattere terribile e difficile, personaggio che parla spesso degli altri ma poco di sé, ne I Chiari di Lina (Edizioni Sabinæ) Tiziana Masucci, sceneggiatrice che ha lavorato al suo fianco per quasi cinque anni, ci fa scoprire una Lina sconosciuta ma vera, con i suoi scuri ma anche con i suo chiari, sia nella vita pubblica che in quella privata.

Una biografia divertente, questa, che svela per la prima volta in assoluto gli eventi più spassosi degli 82 anni dell’artista. Scopriamo così una bambina Wertmüller alquanto discola, partecipiamo ai ricordi dell’infanzia legati soprattutto alla madre e alla nonna piuttosto che al padre e al fratello. Ripercorriamo i suoi esordi, il rapporto diretto, passionale, viscerale che instaura con i suoi attori, i film che ama. Capiamo quanto difenda la sua italianità, sebbene sia critica su alcuni illustri personaggi.

Si evince una passione incondizionata per il cinema, suo e degli altri, il suo saper penetrare nel film assumendo immediatamente un doppio ruolo, quello della regista e della spettatrice. «Guardare Lina che guarda un film significa comprendere cosa significa amare il proprio lavoro», sostiene la Masucci.

Partecipiamo infine agli spassosi viaggi in cui la Wertmüller ricorda Peter Pan o un folletto, entriamo in uno dei piani della sua casa adibito ad armadio, dove trovare ogni tipo di vestito («perché Lina non butta niente!»), ascoltiamo i battibecchi con la piagnucolosa domestica rumena. Condividiamo i suoi progetti teatrali con l’attrice Raffaella Azim, l’incontro con Riccardo Scamarcio, Silvio Berlusconi. Frasi e modi di dire di Lina Wertmüller, raccolti sul campo, chiudono questo simpatico omaggio a uno dei maggiori Maestri del cinema italiano. Il volume è corredato da fotografie in bianco e nero, molte delle quali provenienti dall’archivio personale della Wertmüller.

Tiziana Masucci, I chiari di Lina, Edizioni Sabinæ, Cantalupo in Sabina (RI), 2009; Pagine: 152; Euro: 15,00 – Tiziana Masucci, MA in Screenwriting (IFS, Londra), è sceneggiatrice e scrittrice. Ha lavorato anche per la radio, il teatro e la televisione. Con Lina Wertmüller ha collaborato all’adattamento de La Vedova Scaltra di Goldoni e al tv-movie Mannaggia alla miseria. È la più autorevole studiosa di Violet Trefusis di cui ha curato: I Papagalli sull’Arno (Mephite, 2009), Eco (Frassinelli, 2007), Anime Gitane (Archinto, 2007). È inoltre autrice di Violet’s Rhapsody (Charleston, 2008). In corso di pubblicazione, Don’t look round – Il gioco della verità (La Lepre Edizioni).