Bentornato Marx: giovedì ad Alassio la presentazione del libro di Fusaro

L’associazione Altrocantiere – Sinistra alassina presenta giovedì 1° luglio alle ore 21, presso la sala della Biblioteca Civica Renzo Deaglio in Piazza Airaldi e  Durante 1, ad Alassio, l’incontro con Diego Fusaro, autore del saggio “Bentornato Marx! Rinascita di un pensiero rivoluzionario”, edito da Bompiani.

Fusaro – sintetizzando le sue tesi – ha “liberato” Marx dal marxismo riconducendo la sua figura a quella del filosofo idealista, pensatore delle singole individualità liberate dall’alienazione e quindi non del “collettivo”. Non un economista comunista, come comunemente viene inteso Marx, ma un pensatore che vuole uscire dalla filosofia per approdare alla scienza, un filosofo che mira a realizzare le promesse inevase del liberalismo, prima tra tutte la realizzazione effettiva della libertà del singolo, possibile solo nella forma di un “libero sviluppo delle individualità” solidali tra loro e titolari di eguale libertà.

La capacità critica espressa da Marx resta ancora fortissima e viva, e quando si afferma, come a più riprese è successo, che “Marx è morto” si tenta solamente un esorcismo rivolto contro un’impalcatura ideale tutt’ora resistente, capace di far sviluppare nuove teorie critiche in grado di denunciare le contraddizioni di cui è intessuto il nostro oggi.

* Altrocantiere- Sinistra alassina

1 Commento

  1. Non basterebbe un sito internet intero per parlare di Marx. Ma non si può scindere il Marx economista dal Marx militante comunista. Perchè il vecchio filosofo di Treviri era questo: era un grande studioso delle condizioni reali del proletariato inglese (e non solo) della sua epoca (basti ricordare i “libri blu” da cui traeva i dati del lavoro dei fanciulli) ed era, al contempo, il Marx costruttore del materialismo dialettico. E, se proprio si vuole attribuire una importanza cronologica allo sviluppo della dialettica e dell’analisi marxista, si può dire che il Marx de “Il Capitale” è quello che possiamo ancora oggi conoscere leggendo la corposa opera incompiuta, proprio perché prima è nato il Marx comunista. Quel filosofo che non ama forse essere definito tale, che preferisce essere un uomo che realizza, come dice Engels nel suo discorso funebre per l’amico di una vita, lo sviluppo del suo elemento più naturale nella lotta.
    La sintesi che qui si legge del libro di Diego Fusaro mostra un’opera, invece, protesa ad un revisionismo della figura di Karl Marx, inteso come economista separabile dalla sua non speranza, ma certezza che il capitalismo non fosse riformabile, ma solamente sopprimibile e superabile con il comunismo.

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