Il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri interviene in merito al dibattito sul depuratore ingauno. Dichiara il Sindaco: “Il comportamento del Sindaco di Villanova d’Albenga Domenico Cassiano, forse uno sfogo di delusione per non aver portato a termine un progetto che ormai faceva acqua da tutte le parti, ricorda quello del bambino che viene beccato con le mani nella marmellata”.

“Di fatto, la verità è un’altra: per troppi anni, da parte dei soci del Consiglio di Amministrazione del Depuratore Ingauno, un problema complesso è stato affrontato con grande superficialità, talvolta con programmi che rasentavano il favolistico”.

“Fin dal giorno dell’insediamento, l’Amministrazione Comunale di Albenga, che non è solita adeguarsi a qualcuno o qualcosa se non alle esigenze dei suoi cittadini, si è posta e ha posto molteplici domande per comprendere la fattibilità dell’impianto e gli eventuali rischi da esso derivanti per il territorio albenganese. Tali domande, formulate in più di un’occasione al Consiglio di Amministrazione del Depuratore Ingauno, hanno trovato risposte di basso profilo, le quali hanno messo in evidenza grossi disagi, e per nulla puntuali”.

“Dalla lettura si è evinto che non esistono tempi certi per la realizzazione del depuratore, al punto che, pur essendosi conclusa la gara, le opere non sono assegnabili perché in assenza di copertura finanziaria. Per questo motivo, oggi, perseverare in quella antica e rigida direzione porterebbe a una perdita di 12 milioni di euro per la realizzazione di un impianto di depurazione delle acque reflue del ponente. Inoltre, nonostante l’insistenza e la semplicità della nostra domanda, ancora non è dato a conoscere con certezza l’entità della tariffa alla quale verrebbe assogettato il cittadino albenganese”.

“La politica del buongoverno, cosa che non tutti pare conoscano, mi ha insegnato che, prima di accettare ad occhi chiusi delle palesi incertezze, sia d’obbligo valutare maggiori e immediate certezze. L’Amministrazione Comunale di Albenga sta perciò esaminando più ipotesi per addivenire al più presto alla definitiva soluzione della depurazione delle acque. Di certo, il progetto del depuratore a Villanova messo a bando non garantisce la certezza dell’eliminazione dei rischi. Anzi, gli unici rischi sarebbero a carico del territorio del Comune di Albenga, mentre i benefici, ovvero l’incasso di due milioni e mezzo di euro l’anno, sarebbero a esclusivo favore del Comune di Villanova d’Albenga”.

“Per quanto riguarda infine i paventati conflitti d’interessi e quant’altro viene blaterato al riguardo dal Sindaco Cassiano, che oggi ama la politica avversa all’attuale amministrazione provinciale, non sono affar mio. L’unico caso di conflitto d’interessi appurato nella storia del Depuratorio Ingauno, in sede consiliare ad Albenga, si riferiva all’allora Assessore Provinciale Paliotto, non perché questi ricoprisse un ruolo amministrativo, bensì in qualità di consulente di una azienda di produzione di impianti tecnologici per la depurazione delle acque”, conclude il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri.