di Mary Caridi – Coloro che hanno avuto la cattiva idea di farsi un giretto al mare, in  l’auto o in moto,  nella serata di sabato,  si sono pentiti amaramente di averlo fatto.  Si sono  imbattuti in un caos pazzesco, quando arrivando da Via Venezia e girando verso il mare, in Via Nazario Sauro, ha capito di essere finito in un ingorgo. Il lungomare Colombo infatti, per decisione dell’amministrazione comunale e del suo Assessore Diego Di Stilo è chiuso dalle ore 20 fino all’una di notte nelle serate di venerdì, sabato, domenica.

Scelta opinabile e che ha provocato un mare di proteste perchè nessun cartello avvertiva chi si immetteva in Via Nazario Sauro e finiva con imbattersi in una serie di transenne che gli impedivano di immettersi sul lungomare.

Da quel momento iniziava la sua disavventura ed ognuno reagiva in modo differente, chi faveva inversione di marcia e si trovava auto che arrivavano ignare e con fari abbaglianti e via le bestemmie… chi tornava indietro in retromarcia e si ritrovava auto che arrivavano sparate e veloci… chi basito restava in mezzo alla via e spegneva i motori, chi parcheggiava davanti alle transenne e se andava a dormire, con la conseguenza che al momento di riapertura delle transenne aveva l’auto in mezzo alla via e chissà se l’è ritrovata ammaccata o portata via dal carro attrezzi…

Insomma un caos infernale documentato da video e foto e sotto l’occhio “vigile” o indifferente della video sorveglianza e con i vigili della Polizia Municipale impegnati dall’altra parte della città, nel centro storico e piazza del Popolo dove andava in onda la Nottina bianca. Caos anche lì. Segnali fotostilati avvertivano che c’era divieto di parcheggio per tutta la giornata, ma la via era invasa da moto.

Insomma quella di ieri è stata la notte in nero per la viabilità e senza che alcun  vantaggio per il lungomare almeno compensasse la scelta scellerata. No. Il lungomare era deserto e triste, tante auto erano parcheggiate e tenute in ostaggio fino all’una di notte da chi, magari nel pomeriggio aveva parcheggiato l’auto e visto il divieto non poteva riprendersi l’auto, e l’atmosfera era decisamente desolante. I marciapiedi del lungomare sono capienti e non si capisce a chi possa  dar fastidio un po’ di traffico di auto in movimento. Era surreale. Inoltre si potevano incontare turisti in auto sconcertati e smarriti che dovevano raggiungere i campeggi e non conoscevano vie alternative, si aggiravano in cerca di informazioni  incavolati neri. Per il mare una perdita economica, considerato che non c’era abbastanza gente che camminasse a piedi e coloro che avrebbero voluto sedersi in un bar dopo aver parcheggiato, erano così irritati che se ne sono andati via sgommando e inferociti contro quel “Genio” che ha deciso uan roba del genere.

Ora se è comprensibile che questo esperimento si possa fare nel periodo di ferragosto è anche indispensabile che se non c’è traffico di auto, ci siano almeno delle bancarelle o delle attrazioni tali da giustificare la scelta di chiusura al traffico del lungomare di Albenga che anche per conformazione non è come nelle altre località rivierasche. L’Ass. Di Stilo lo aveva annunciato: “se sbaglierò saprò chiedere scusa””!  Beh caro Assessore se ne prepari subito un mare di scuse, qui ci vogliono subito, urgenti e tempestive e per cortesia torni sulle sue decisioni creative, non ho trovato una sola persona che le abbia dato ragione!