Albenga: lungomare chiuso, continuano le polemiche e le proteste. Di Stilo ripensaci!

di Mary Caridi – Dopo l’infernale sabato sera, con automobilisti disorientati dalle scelte dell’amministrazione che incomprensibilmente ha chiuso nelle serate di venerdì, sabato e domenica,  il traffico sul lungomare Colombo, si inizia a trarre  un primo  bilancio dell’entrata in vigore dell’iniziativa. Se nella serata di sabato  il carosello impazzito di auto in Via Nazario Sauro aveva già dato l’assaggio di quello che potrebbe accadere durante l’estate, domenica sera si è avuta la conferma del fallimento di un’ iniziativa, nata probabilmente per far affluire in maggiore libertà e sicurezza i turisti e i cittadini nella zona mare, ma che si è capito da subito che non può però  funzionare.

SE chiudi una strada devi aprire i locali e dare attrazioni in zona mare, se no non si capisce cosa diavolo se ne facciano oltre che di un marciapiede che è già largo come un autostrada,  anche  di una strada senza auto per  consentire di  passeggiare. Il passeggio di chi?  Domenica sera  i Bagni marini, Italia e Albenga erano inesorabilmente chiusi ed era una domenica sera di Luglio. Cosa andavano a fare i turisti al mare? A parte un banco sulla passeggiata verso i Derna per il resto c’ era il nulla! Strade vuote, marciapiedi con alcuni turisti  che si aggiravano come fantasmi alla ricerca di un motivo che giustificasse le transenne alla fine di Viale Italia. Niente. Il deserto e la rabbia degli automobilisti o di quei poveri tapini con motociclo, residenti e lavoratori che arrivati alla fine di Via Nazario Sauro e volendo tornare a casa verso il Caffè Noir avevano davanti una sola scelta: incavolarsi!

Ecco dunque i motorini spenti e trascinati a mano fino sotto casa, le solite auto che tentavano di fare retromarcia, quando  finalmente l’intelligenza e la competenza in materia della Polizia Municipale ha trovato la soluzione per consentire di mettere in sicurezza la zona mare con una sorta di mini-deroga al divieto.  Con il caldo gli automobilisti rischiano in effetti di perdere  il controllo dei nervi e dare una ragione per provocare litigi o incidenti stradali non pare sia quello che deve fare l’amministratore che opera scelte oculate.

Chi ha deciso? Con chi si è consultato l’assessore Di Stilo per decidere la chiusura? Era già accaduto con l’eliminazione della pista ciclabile dai marciapiedi, giustificata con le parole di Di Stilo  che aveva detto di temere per la sicurezza di  sua moglie e sua figlia in carrozzina,  infastidite dai bambini in bicicletta, ma gli altri genitori che si sono visti recapitare le multe salate di chi ha continuato a sfrecciare in bici sui marciapiedi sono infuriati ,perchè hanno paura di mandare in strada i bambini con le loro biciclette, paura che qualche automobilista provochi qualche tragedia.  (casi recenti di automobilisti ubriachi che hanno ucciso ciclisti in strada dovrebbero rendere più prudenti le scelte degli amministratori…)

Nella casistica dei sinistri, NON sono documentati sinistri e incidenti  causati da bicilette sui marciapiedi, ma ne esistono numerosi con persone urtate mentre andavano con  le bici in strada. (Io stessa ho ben 2 casi in cui mia madre è stata fatta volare dal sellino della bici quando non esisteva la pista ciclabile). Sulla viabilità non si può scherzare nè farsi  propaganda sulla pelle dei cittadini,  e se ci sarà anche un solo incidente tutti sapremo a chi dire grazie! Per non parlare dell’ultima trovata, quella che ha deciso di anticipare di un’ ora l’orario di servizio dei poveri Vigili,  vessati in ogni modo per fare produttività e multe che facciano cassa, costretti ora anche a fare gli investigatori per scovare qualche auto da portare via con il  carro attrezzi, o far funzionare  a pieno regime il laser per contravvenzioni più salate.

SE Albenga diventa la città dei divieti chiediamo alla signora Rosy di mandarci almeno un po’ di turisti padani di Pontida a far numero ed animare il lungomare che qui le attività economiche non battono un chiodo e al mare nei week end ancor meno se i turisti li mandi via dal lungomare.  I cittadini hanno chiesto al Corsara di dar  voce alla loro protesta!

Si chiuda solo se vengono organizzate manifestazioni che giustificano una scelta impopolare e in quel caso verrebbe apprezzata! Aspettiamo che l’Ass. Di Stilo risponda  ai cittadini e che con umilità riconosca che la sua scelta pur nata con tutte le migliori  intenzioni venga revocata.

11 Commenti

  1. Bhe, per esempio questo fine settimana sono state organizzate diverse iniziative sul lungomare, questo mi sembra un buon motivo per giustificare la chiusura del lungomare.
    Mi viene però un dubbio: chi ha pagato i giochi per i bambini, i gruppi che si sono esibiti e tutto il resto? Non è che ci ha pensato il comune con i soldi pubblici? No, forse è solo un pensiero cattivo.

  2. Poi si lamentano ch ad Albenga non c’è turismo..ma giratevi un po’ intorno. Andate solo a Ceriale o Alassio o Loano sul lungomare e chiedetevi perchè là c’è gente e da noi il mortorio.
    Albeng svegliati…ci vorrà del tempo sicuramente ma ci vuole sempre qualcuno che inizi a far qualcosa. E ben vengano queste iniziative. Vi ricordate i concerti di Vasco Rossi , Baglioni, Guccini, ecc.. vi rcordate i bei campi da tennis comunali che adesso sono un qualcosa di inguardabile????? e su forza… diamo una mano anche noi con il nosto appoggio e la nostra fiducia..lsciamoli lavorare per noi!!!!!!!! e pazientiamo …giu’ le armi …Buona giornata a tutti!

  3. Rimango comunque dell’idea che la chiusura, senza alcun motivo diverso dall’apertura dei locali, del lungomare non serva assolutamente a nulla.
    Perlomeno che facciano tornare le bancarelle come gli scorsi anni, anche perchè il nostro lungomare è molto corto (stano vero, per una cittadina così grande) e dopo 2/3 volte che si è fatto avanti e indieto uno si rompe…

  4. @ Zio Jo
    ho letto perfettamente ma ho voluto elencargliele lo stesso perchè di sera ivanno per la maggiore e quindi si auspica siano aperti quel tipo di locale, poi se ce ne sono di diverso tipo benvengano…

  5. @Alberto da Giussano, quindi quelle da lei elencati non sono bar Che distratto che sono, mi sembrava che i tavolini, le macchinette del caffè, ecc. indicassero proprio quello.
    Io ho detto, se legge il mio post con attenzione lo noterà, che ci sono SOLO 2 attività diverse da bar/ristoranti.

  6. @ Zio Jo
    mi sa che il lungomare lei lo abbia frequentato il 20 novembre alle 4 del mattino!! Faccio solo alcuninomi di locali che son tutt’altro che bar dei bagni… caffè noir, caprice e gelateria ligure, arciere, ma de ma… ecc non mi sembrano proprio niente! !!!
    Vabbè ma lo so che voi sinistri siete solo bravi a dire no a tutto così non si sbaglia mai!!!!

    @giustiziere
    visto che sei così bravo e dispensi “consigli” e accusi sempre tutti… perchè non ti candidi, ti fai votare e poi ci provi mettendoci la tua faccia ???
    troppo facile criticare criticare e poi…..il nulla!!!
    Ah già dimenticato la sinistra è solo questo….

  7. @Alberto da Giussano
    della dozzine di attività c’è ne sono solo 2 soltanto che non appartiengono alla categoria bar/ristoranti e oltre la metà delle rimanenti sonon quelle dei bagni che da bar si stanno trasformando in ristoranti. Le 2 attività rimanenti sono un tabacchino/giornalaio e una parafaramacia: non mi sembra molto!
    Se si vuole reinventare il turismo ad Albenga la chiusura del lungomare penso debba essere una conseguenza a quello che si è fatto prima (in questo caso nulla). Mi preoccupa invece il fatto che questa chiusura nasca da una precisa richiesta degli esercenti (come dalla replica di Distilo) senza avere avuto da loro di un piano organizzato delle manifestazioni che avrebbero organizzato: mi sembra che in questo momento l’unica sia proprio la festa dei moli.
    Mi sembra che quest’anno manchino pure le bancarelle direttamente sulla passeggiata, ah ma queste sono gestite quasi sempre da extracomunitari che qui ad Albenga….

  8. Ognuno deve fare il lavoro che sa fare. Anche in altre amministrazioni a guida leghista sono successe le stesse cose. Loro non conoscono la differenza tra amministratore e dirigente o tra politico e tecnico: se sono politici vogliono fare i tecnici o i idirigenti. Quando tra i politici ci sono tecnici o presunti tale, si credono di avere gli attributi per poter far emeglio dei dirigenti e INGERISCONO nell’attività. Quando la politica si concretizza così, con divieti e proibizioni e arrafazzonando soluzioni spicciole, senza la minima competenza tecnica e in assenza di della minima umiltà e ponderatezza… è il minimo che può succedere… Il politico faccia il politico, se ne è capace e si limiti a dare il mero indirizzo, lasciando la soluzione dei porblemi a chi ne è in grado di farlo.
    Questo è ancora niente di quello che vedremo. Aspettiamo con ansia che il nostro assessore, compare della sicula, si vada a schiantare sulle scellerate decisioni che ha già in mente sul resto della viabilità. Stia accuorto…! …Dopo, non servirà a nulla aver dichiarato di essere pronto a chiedere scusa: ora è lì e deve dare dimostrazione di essere….all’altezza! ..E’ come quella pratica di sodomia dove chi subisce, se si affanna e si agita per manifestare il disappunto e la disapprovazione per la tipologia di passatempo a cui è sottoposto, enfatizzando e migliorando il grado di soddisfazione della parte attiva, ottienel’effetto inverso! Noi, lasciamo che la maggioranza si agiti e si affanni quanto vuole con un solo cruccio: non vorremmo che Albenga fosse costretta a subire troppi danni….

  9. @Zio Jo
    Qui non si tratta di adeguare il lungomare ad altre realtà con vocazione prettamente turistica come alassio o loano ma di prendere delle iniziative volte ad ampliare l’offerta turistica.
    Sul fatto che il lungomare di Albenga sia quel che sia sono daccordo pernò non è vero che non ci siano attività commerciali, perchè tra bar, risotranti/pizzerie, locali e bar dei bagni ci sono circa una dozzina di attività che se sfruttassero intelligentemente l’opportunità che gli è stata offerta potrebbero sicuramente rendere il lungomare più accettabile.
    Di sicuro la sola chiusura del lungomare non può bastare bisogna incentivare iniziative anche private come la festa dei moli per esempio (anche se non è il massimo come organizzazione).
    Questo è solo il primo piccolo passo per reinventare la faccia turistica di albenga, ora speriamo che ce ne siano delle altre..

  10. Voler adeguare il lungomare di Albenga a quello di Loano (ma anche solo Ceriale) mi sembra un’idea piuttosto strambalata per diversi motivi: la nostra passeggiata parte dal nulla ed arriva al nulla, è molto modesta (sia per bellezza che per dimensioni) e ultimo, ma non ultimo, quali cavolo di attività ci sono? Un paio di bar e gelaterie per il resto condomini e campeggi.
    Cerchiamo di sfruttare meglio le nostre risorse invece di scimmiottare i nostri vicini che negli anni hanno saputo trasformare paesuccoli in cittadine attraenti e sono stati premiati dal turismo.
    Posso apprezzare la voglia di fare, ma niente più. Prima bisogna dare delle motivazioni ai turisti di venire ad Albenga e trasformare un turismo “povero” in un turismo redditizio.
    Sono stato contento dell’eliminazione della fantomatica pista ciclabile sul marciapiede, anche se avrei voluto che almeno proponessero delle alternative. Hai ragione Mary quando parli della pericolosità di girare per strada con le biciclette, ma o si studio un percorso ciclabile adeguato per tutta la città altrimenti non serve a nula realizzarne in modo non pianificato un pò qua e un pò là. Anche mia mamma è stata vittima di un incidente con un’auto in via Dalmazia ah, scusate via Dalmazia è adiacente al quartiere arabo di viale Pontelungo, quindi lì vale tutto.

  11. Sempre a lamentarsi… è proprio vero certi abitanti albenganesi non meritano proprio nulla!
    SE il comune non fa niente per incentivare il turismo ci si lamenta;
    SE il comune rende pedonale la zona mare per far si che le attività commerciali espandano i loro dehor ci si lamenta (se poi le attività commerciali preferiscono non aprire che colpa ne ha il sindaco?)
    Non ci si può lamentare sempre di tutto….
    SE Albenga vuole provare a diventare una città anche turistica bisogna inevitabilmente provare a fare delle scelte che possono essere impopolari ma per lo meno ci si prova!!!

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