di Mary Caridi – Non ci sta l’assessore Diego Di Stilo a fare da caprio espiatorio della valanga di critiche mosse dai cittadini sulla chiusura del lungomare Colombo. Con franchezza non si tira indietro davanti alle polemiche e risponde alle domande che i cittadini gli hanno  posto tramite il Corsara.

“Non è stata una mia idea: non è che io mi svegli un mattino e decido sulla viabilità disponendo delle chiusure. No. Tutto è partito da una precisa richiesta fatta dagli esercenti e i bar nella zona a mare che hanno segnalato al Sindaco Guarnieri (titolare peraltro della delega al commercio), una richiesta. Chiudere al traffico la zona a mare perchè è nelle loro intenzioni organizzare eventi”, dice Di Stilo,  iniziando  a delineare in questo inizio di intervista le modalità con le quali l’amministrazione è giunta alla scelta di chiusura. È aggiunge: “Domani mattina li incontrerò uno a d uno, perché se li convoco non vengono, andrò dunque fisicamente ad ascoltarli e con un questionario a far sottoscrivere un programma”.

“Va detto però che l’assessorato alla viabilità è una sorta di terminale di decisioni di altri assessorati, se per esempio da Vannucci arriva la richiesta di chiusura per una manifestazione, noi prendiamo atto e ratifichiamo la loro scelta”, precisa l’Ass. Di Stilo, chiarendo come funziona e come si forma una decisione;  “sia chiaro – prosegue – che se ci chiedono di chiudere al traffico devono di conseguenza, dai Bagni di Vazio fino ai Bagni Gallinara, dare seguito a quello che hanno promesso, cioè organizzare contestualmente eventi e musica. La Pro-Loco ha in affidamento la gestione e organizzazione di mercati e fiere per coprire i fine settimana, se così sarà la chiusura potrebbe rivelarsi vantaggiosa. SE domani tutti i soggetti interessati che hanno chiesto la chiusura del lungomare non ci daranno le necessarie garanzie, beh allora assumerò le decisioni di conseguenza, come ho già detto potrei anche tornare sui miei passi e revocare la chiusura”.

“Ribadisco che non è stata una scelta individuale perché non voglio fare lo  scienziato di turno e che se al Sindaco arriva una richiesta e mi dice: CHIUDI,  io ho preso atto  perché è la conseguenza di una scelta e  non sono io la causa. Il Sindaco decide e l’assessorato alla viabilità nella mia persona ratifica”, conclude Di Stilo.