Scatta lo sciopero lavoratori CIET in provincia di Savona per nuovi ritardi pagamenti stipendi

Nessun esito per l’ultimatum lanciato dalla Segreteria Provinciale FIOM CGIL Savona venerdì scorso. “I lavoratori della CIET occupati presso i cantieri di Vado Ligure e Albenga non hanno ancora percepito gli stipendi relativi al mese di maggio, siamo arrivati a 16 giorni di ritardo!” denuncia il sindacato; di conseguenza, i “Lavoratori, la RSU e la Segreteria Provinciale della FIOM CGIL di Savona, proclamano lo sciopero, con il blocco di tutte le prestazioni a partire da oggi martedì 06 luglio 2010 in tutta la Provincia di Savona. Sciopero che sarà sospeso solo in presenza delle retribuzioni di tutti i lavoratori dei cantieri di Vado Ligure e Savona”.

“La Direzione Aziendale – spiega la Fiom in una nota – non ha comunicato le cause dei ritardi e continua a promettere l’arrivo dei denari giorno dopo giorno. Non è più accettabile che i lavoratori paghino le scelte industriali totalmente sbagliate di Telecom , la totale assenza di politiche industriali da parte elle Istituzioni nel settore delle telecomunicazioni e soprattutto l’arroganza della Direzione Aziendale CIET”.

“È assurdo che ogni mese i Lavoratori della CIET , per avere i propri stipendi, debbano scioperare. Il silenzio assordante delle Istituzioni Locali sulle problematiche delle installazioni telefoniche è assolutamente VERGOGNOSO, forse pur essendo tecnici non conoscono gli effetti negativi che questa situazione , almeno negli ultimi 2 anni ,continua a creare agli utenti pubblici e privati”.

“Senza interventi strutturali, quindi investimenti nel settore delle telecomunicazioni, il nostro Paese rischia seriamente l’isolamento con il resto dell’Europa e del Mondo; basti pensare che a livello mondiale, stando ad una classifica pubblicata pochi giorni fa dall’ Economist, l’Italia a livello di infrastrutture telefoniche risulta essere al 27° posto , dietro Estonia , Malta e Bermuda. È una classifica che deve farci riflettere , perché sintetizza una verità assoluta se vogliamo essere considerati un Paese moderno dobbiamo fare di più. È necessario che anche nella nostra Provincia si dia inizio agli investimenti per la banda larga, costringendo TELECOM e le Aziende come CIET a non calpestare i diritti dei Lavoratori”.