Industria Turistica: rinnovato contratto nazionale per 35000 lavoratori

Le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs Uil e le associazioni datoriali aderenti a Federturismo/Confindustria hanno siglato l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria turistica per gli oltre 35.000 addetti delle grandi catene alberghiere, singoli alberghi, tours operators, agenzie di viaggio e a parchi a tema.

“Un’altra intesa che conferma la validità del nuovo modello contrattuale” ha commentato a caldo il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri.

L’accordo infatti ha decorrenza triennale, dal 1° gennaio 2010 fino al 30 aprile 2013, ed apre la strada al secondo livello di contrattazione prevedendo un meccanismo di salario variabile quantificato in un minimo erogabile di 210,00 euro. Sulla parte economica, stabilito l’incremento salariale di 115,00 euro riparametrato al Livello C2 e determinato sulla base dell’indice Ipca. Tra gli altri punti qualificanti il mantenimento dell’applicazione contrattuale anche in caso di terziarizzazione dei servizi, con l’obbligo, da parte dell’azienda subentrante, di garantire il mantenimento occupazionale ed i trattamenti già acquisiti dai lavoratori che si trasferiscono in capo all’appaltatore. Sulle procedure di rinnovo del contratto è stato inoltre inserito un apposito articolo sulle procedure di presentazione della piattaforma, che dovrà avvenire 6 mesi prima della scadenza. Gli aumenti decorreranno dal primo giorno successivo alla scadenza del contratto.

“Aver rinnovato il contratto dell’industria turistica è il segnale che le grandi imprese hanno scommesso sulla ripresa del settore – ha commentato il segretario nazionale della Fisascat Giovanni Pirulli – Il nuovo accordo, oltre a rafforzare il sistema di relazioni sindacali, favorisce anche l’avvio di percorsi decentrati per la destagionalizzazione del turismo, altra grande opportunità per il rilancio di un settore strategico per l’economia italiana”.