fp – Situazione difficile nel mondo della scuola, non solo per il corpo docenti ma anche per il personale Ata (personale Amministrativo, Tecnico, Ausiliario); dalla redazione di www.voceata.it, che fa capo al comitato ProAta nato a fine marzo a Torino, il Corsara riceve – e di seguito pubblica – una lettera aperta indirizzata al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti. Si tratta, spiega Salvatore Paolella della redazione di voceata.it, dell’ultima delle iniziative avviate, alcune anche nelle competenti sedi legali, per sensibilizzare e tutelare la categoria dei lavoratori oggi sempre più a rischio.

“Il Comitato ProATA nasce dalla necessità di tutelare gli interessi di tutto il personale ATA (assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori scolastici) della scuola, in particolar modo per la difesa del lavoro, consapevoli di quanto il livello di preparazione ed efficienza di questo importante comparto della scuola costituisce per l’intero Sistema Istruzione, il quale, costantemente mortificato dalla precarizzazione, non può adeguatamente mantenere.

“Il comitato ha già messo in atto due importanti azioni legali nei confronti delle amministrazioni che continuano, con mille leggi e leggettine a vessare la nostra categoria. La prima azione è stata il ricorso al Tar del Lazio contro l'”Art.49″ del ccnl della Scuola, impugnando il bando di concorso in oggetto (DDG 28/1/2010 n. 979) ritenendo illegittima l’esclusione del personale precario da tale procedura. La cosa grave é che il MIUR ha disatteso la richiesta del TAR (con Ordinanza del 14/5/2010) di produrre chiarimenti, non inviando nessun atto a sua difesa! Pur avendo respinto lo stesso MIUR, come sopra accennato, la nostra richiesta di inserire anche i supplenti, palesando, a dir poco, un contraddittorio comportamento. Per cui il TAR con la successiva Ordinanza del 5 luglio ha sospeso il “bando” fino alla data del 29 settembre 2010 (data fissata per l’udienza di “merito”). Pertanto fino a tale data gli effetti del DDG n.979/2010 sono sospesi”.

“A questo punto le Direzioni Provinciali dovrebbero sospendere tutte le procedure concorsuali, ma fanno e faranno orecchie da mercante fino a quando il tribunale non notificherà la sospensiva a tutte le Direzioni Provinciali, per tanto chiediamo di dare risonanza a questo contenzioso, i colleghi precari di tutte le provincie sono invitati, in quanto diretti interessati, a comunicare in qualsiasi modo ai rispettivi USP (ufficio scolastico provinciale) quanto prescritto dall’Ordinanza collegiale del 6/7/2010 n°201001072 e eventualmente diffidare gli stessi dal mettere in atto le suddette procedure. La redazione ha anche scritto una lettera aperta al Ministro Tremonti, che che crediamo sia importante divulgare con la massima urgenza”.

Dalla Scuola una Lettera aperta al Ministro del Tesoro e delle Finanze Giulio Tremonti.

Le inviamo questa lettera in quanto consideriamo il suo ruolo di Ministro del Tesoro e delle Finanze garante dei Conti Pubblici e nello specifico la sua persona come particolarmente sensibile al tema dei costi non necessari in questo momento difficile per tutti.

Viviamo un periodo di crisi economico-finanziaria, anzi per evidenziare il nesso causa- effetto forse è più esatto scrivere finanziario – economica, di cui né il settore pubblico né il compartimento produttivo italiano sono i responsabili.

Nonostante ciò sono proprio queste le aree economiche che ne stanno pagando il costo più pesante in particolar modo attraverso la perdita di posti di lavoro.

Una crisi tanto importante da rendere necessario:

  • Il congelamento degli stipendi fino al 2013
  • Blocco delle progressioni di carriera fino al 2012
  • Niente benefici per invalidità inferiore all’80%
  • Blocco del turnover per ulteriori due anni per il personale che va in pensione
  • Aumento dell’età pensionabile a 65 anni per le donne.

Il Ministero dell’Istruzione Università e della Ricerca MIUR in aggiunta e per affrontare la crisi sta lasciando a casa ben 135.000 persone tra insegnanti, personale ausiliario, amministrativo e tecnico.

Perdere il lavoro per un genitore è già grave, ma lo è di più in questo momento di crisi perché trovarne un altro con un’età non proprio giovanissima, è impossibile.

In questo stato psicologico si fatica a comprendere quando il Ministero davanti a tante sofferenze familiari incrementa i già non pochi 135.000. Il Ministero dell’Istruzione propone quindi a bidelli di ruolo di diventare personale di segreteria o tecnico impedendo così a quelle persone che con Contratto a Tempo Determinato già lavoravano da anni in quelle posizioni dell’organico scolastico di ritrovare negli anni successivi quella possibilità di lavoro.

Un cambiamento lavorativo per alcuni ma una contemporanea perdita di posto di lavoro per i corrispondenti lavoratori a tempo determinato senza alcuna possibilità di lavoro alternativa.

Mentre da un lato si congelano gli stipendi come può essere giustificato il costo, a carico della collettività, di un concorso il cui effetto è la promozione ad aree funzionali superiori di personale ausiliario? E’ un costo opportuno in un periodo di risparmi di spesa come sopra elencati?

Si rimane increduli nell’osservare come questo concorso oltre che risultare umanamente ingiusto produca operativamente inefficienze.

Infatti, per svolgere mansioni tecniche e amministrative il Ministero sceglie persone che non hanno esperienza invece di stabilizzare quelle che proprio quel lavoro lo stanno già svolgendo da anni con contratto a tempo determinato formate dal punto di vista professionale.

Si tolgono dalla scuola persone con maggiore esperienza e con titoli tendenzialmente superiori preferendo personale che non ha mai svolto quelle mansioni. Il costo di questa scelta peserà nel presente come nel futuro in termini di perdita di ­­­­­­­­ efficienza e produttività della Scuola Pubblica in particolare per segreterie e laboratori.

E’ stata più volte dichiarata l’intenzione di voler creare una scuola di qualità ma questo concorso esclude dal parteciparvi le potenzialità migliori, in quanto energie più fresche dal punto di vista anagrafico e con un background sul campo certamente maggiore.

Tutto questo accade al personale della scuola quando, il 28 Gennaio 2009, è varato il Decreto Direttoriale n .979 per la Mobilità Interna Verticale -Art. 49 CCN L della Scuola Pubblica -per il passaggio ad altra mansione.

Stiamo parlando dei soliti precari che dopo innumerevoli contratti a tempo determinato stanno ancora aspettando che il nostro Governo accolga le direttive dell’Unione Europea in materia di reiterazione illecita dei contratti a tempo determinato per le amministrazioni pubbliche e trasformi il rapporto di lavoro a Tempo Indeterminato. A tal proposito alla Commissione Europea è stata sottoposta dal deputato Rita Borsellino una istanza con una richiesta di informazioni specifiche sullo stato contrattuale del personale ATA precario della Scuola Pubblica Italiana.

Viene ancora da chiedere Sig. Ministro per quale motivo questo corso-concorso, che avrà la conseguenza certa di creare ulteriori disoccupati tra le persone con contratto a tempo determinato, viene attivato proprio in questo momento drammatico per il personale della scuola dopo ben 12 anni che rimaneva dormiente?

Qualcuno potrebbe rispondere che la mobilità interna, l’avanzamento di carriera è un sacrosanto diritto e noi siamo d’accordo.

Ed infatti questa necessità è stata esplicata comunque con la stesura dell’Art. 59 (sostituito dall’articolo 58 del ccnl scuola del 2003), che ha consentito e consente al personale di ruolo, di assumere incarichi annuali di qualifica superiore permanentemente, all’interno e secondo una graduatoria provinciale. E tutto questo senza alcuna incidenza sui conti pubblici!

Lei in questi anni ha dato dimostrazione di grande competenza nell’amministrare i conti pubblici, nel far diminuire gli sprechi e cercare almeno di arginare il debito pubblico.

Siamo sicuramente consapevoli che di sprechi ce ne sono tanti ed apprezziamo una politica che va in questo senso. Una politica attenta e decisa ad eliminare gli sprechi va sicuramente elogiata, ma questa è cosa diversa perché toglie soltanto ulteriori posti di lavoro.

Siamo disposti ad accettare sacrifici, anche se in verità abbiamo la certezza di aver già dato molto, ma non siamo assolutamente disposti ad accettare ulteriori sprechi di denaro pubblico come promuovere ad altro profilo professionale lavoratori in periodo di ridotta liquidità monetaria e siamo certi che Lei Ministro concorderà con noi che tutto questo è inammissibile!

In ultima analisi, indire il sopracitato concorso nazionale Decreto Direttoriale n .979 per la Mobilità Interna Verticale(addirittura con frequenza teorica biennale) per promozione di personale ad Aree Funzionali superiori, in questo momento storico di congelamento degli stipendi fino al 2013 e risparmi di spesa attraverso la perdita di posti di lavoro risulta un costo ingiusto del quale il personale della scuola chiede con cortesia al Ministro Giulio Tremonti un chiarimento.

* La Redazione di www.voceata.it

La Redazione di www.voceata.it