di Giovanni Milano – Per via della sua prevalente importanza confermo l’oggetto, anche se le circostanze dialettiche mi spingono (oggi, poi ancora) su altro argomento, non meno importante. Recentemente ho scritto ad un mio dirigente provinciale (di S.E.L.) quanto segue: “il discorso unitario… lo intendo, da sempre, come un processo che coinvolga tutta la sinistra politico/sociale, compresi i movimenti, l’associazionismo, ecc. Per fare un esempio attuale (e una critica), io avrei chiesto ai viola, ai grillo, ai compagni della Vallebormida che hanno già costituita una “fabbrica” e ad altri ancora, la disponibilità a recarsi agli Stati Generali delle “fabbriche di Nichi” a Bari il 16, 17, 18 luglio”. Ho ricevuta questa risposta:

“Per quanto riguarda i grillini, i viola e l’interminabile riprodursi di tutti quelli che nell’alternarsi delle stagioni si propongono per rappresentare il “nuovo”, la “società civile”, “quelli che non si sono mai sporcati le mani” (e manco ci hanno mai messo la faccia, il tempo, l’impegno personale, ecc.), ebbene, rispetto a costoro mi riservo di poterli valutare sul campo e in concreto, perché di sputa-sentenze, con passato di nullafacenti, ne ho le tasche piene e mi sento un vecchio “stalinista”, che…”

Scontato il mio disaccordo. Mi limito a riprodurre dei pensieri di Nichi Vendola espressi nel marzo scorso in due interviste, che approvo e ritengo molto più esaurienti di quanto potrei essere io. Il contrasto tra i due modi di pensare mi pare netto. Ognuno faccia le proprie riflessioni.

Domanda: Cosa c’è di più, oggi, rispetto all’Unione?

Risposta : Ci sono nuovi protagonisti. Se facciamo la solita fusione di sigle siamo sconfitti in partenza. Se intercettiamo le nuove lingue e i nuovi soggetti della politica, a partire da internet e il popolo viola, possiamo tornare a raccogliere frutti…

D.: .da anni la sinistra predica l’ascolto dei movimenti ma non lo realizza mai…

R.: era rimasto intatto un insensato complesso di superiorità. Io invece sono da tempo convinto che ognuno di noi da solo sia inadeguato a questa battaglia. Tutti quelli che sono in piazza del popolo, sopra il palco e sotto, insieme sono l’inizio di una risposta.

D.: cosa bisogna dire alla piazza dell’opposizione? –

R.: intanto che c’è da imparare da una nuova generazione che si affaccia sulla scena, quella dei giovanissimi. senza di loro la “Fabbrica di Nichi”- per fare un esempio che mi è caro – non solo non avrebbe mai vinto ma non sarebbe mai nata…

D.: cosa manca? –

R.: bé, tutto. anche solo capire chi sono gli invitati. A volte temo che la sinistra non impari mai.

D.: a che ti riferisci? –

R.: vedo che inizia una campagna di demonizzazione contro i grillini al grido: “ci hanno fatto perdere”… deve cessare la cultura altezzosa della repellenza per cui si mette all’indice un nemico interno.

D.: tu cosa avresti fatto?

R.: con i ragazzi delle cinque stelle parlo, discuto, ragiono. Si trovano i punti di convergenza e di dissenso. ma intanto va capito che non sono l’orco, ma una delle cose più nuove e vive di queste elezioni. Assieme ai ragazzi delle Fabbriche di Nichi.

D.:dicono: sono fondamentalisti.

R.: se e’ per questo esiste anche il fondamentalismo di palazzo,il vangelo triste della realpolitik.

D.: elenca gli errori che portano alla sconfitta….il secondo.

R.: a piazza del popolo abbiamo avuto la percezione dell’indispensabilità l’uno dell’altro. Il meraviglioso pluralismo di quella piazza era una speranza, non una minaccia. Ma se poi non ci si parla, se non si apre il cantiere…

D.: quando va fatto?

R.: subito. (!?)

Il contrasto tra i due modi di pensare mi pare netto. Ognuno faccia le proprie deduzioni. Riflettiamo (anche sul “subito”), discutiamo, operiamo. Convochiamo a settembre una grande assemblea provinciale per ascoltare e farci dire dalla Gente cosa devono fare le forze organizzate della Sinistra di alternativa di fronte al precipitare della situazione italiana e al fallimento di riformismo e moderatismo.

Continuiamo anche il discorso sulle Primarie per la scelta, nel 2011, del candidato sindaco del centrosinistra. Rintracciamo, nel nostro Popolo dei nominativi prestigiosi (ci sono) per la prioritaria selezione del candidato di sinistra alle primarie del centrosinistra.

* Giovanni Milano – membro del Comitato del Coordinamento Provinciale Savona di Sinistrra Ecologia e Libertà