L’angelo di Leonardo: noir “turistico” tra intrighi internazionali ed erotismo in una Firenze degli anni ’60

L’angelo di Leonardo (Transeuropa Edizioni) è il primo romanzo breve di Paolo Passanisi, un particolare tipo di “noir turistico”, in cui si fondono le anime contrapposte del genere nero, con immagini molto forti e ritmo incalzante, e il naturale senso di serenità dei viaggi e delle città d’arte. Tra sete di denaro, ambizione, triangoli erotici dei protagonisti il lettore viene accompagnato attraverso la Firenze del boom economico italiano: da piazzale Michelangelo a Santa Maria del Fiore, da Palazzo Vecchio al Duomo e al Battistero, dalle bancarelle e negozietti di pelletterie ai tipici ristoranti toscani.

Firenze, anni Sessanta, quelli del miracolo economico italiano. Francesco Donati, un giovane meridionale che conosce molto bene l’inglese, vi trova lavoro come “berrettino” (personale ingaggiato da agenzie turistiche con il compito di portare i clienti dalla stazione all’albergo). Tutto prosegue nella normalità finché Zoppi, il titolare dell’agenzia Universal Travel, gli affida i Romey, una strana coppia di turisti americani con molta voglia di spendere, a Firenze per oscuri motivi.

Lei è Rosario – nome che nel suo paese si riferisce a una donna – un’avvenente e provocante ventottenne sudamericana; lui un maturo uomo d’affari presente nella lista degli uomini più ricchi d’America sulla rivista di economia e finanza «Forbes».

Ingaggiato dai Romey anche come guida turistica, Francesco li condurrà tra le bellezze di Firenze, tra cui gli Uffizi. Ed è proprio nella galleria d’arte che Rosario si soffermerà in modo particolare davanti all’Annunciazione di Leonardo, un dipinto attribuito a Leonardo da Vinci. «Le labbra dischiuse e gli occhi lucidi davanti all’angelo di Leonardo».

«Acconciossi nella sua fanciullezza a l’arte con Andrea del Verocchio, il quale faccendo una tavola dove San Giovanni battezzava Cristo, Lionardo lavorò uno angelo, che teneva alcune vesti, e benché fosse giovanetto, lo condusse di tal maniera, che molto meglio de le figure d’Andrea stava l’angelo di Lionardo. Il che fu cagione ch’Andrea mai più non volle toccare colori, sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui».

Difficile mantenere il distacco da una donna così per Francesco che, tra un viaggio e l’altro oltre confine, per portare valigette misteriose di Zoppi, se ne innamora perdutamente. Che cosa nasconde in realtà il suo direttore? Chi è Bob, l’americano che compare al momento giusto e sembra sapere molte cose, perfino troppe? Perché la femme fatale si concederà procacemente, e non solo a Francesco? Quel che sembrava un lavoro sicuro, la strada verso i soldi si trasformerà in un vortice che trascinerà il protagonista sempre più giù, in fondo a un abisso senza via di fuga.

  • Il libro – Paolo Passanisi, L’angelo di Leonardo, Transeuropa Edizioni – Collana: Narratori delle riserve. Pagine: 136. Euro: 13,50.
  • L’Autore – Paolo Passanisi, nato in Sicilia nel 1942, ha studiato a Firenze dove si è laureato in Scienze politiche. È stato allievo di Mario Luzi, e Romano Bilenchi l’ha spinto a coltivare la scrittura, attività che ha tralasciato in favore del suo interesse per la comunicazione. Ha lavorato in Italia e all’estero per importanti gruppi internazionali e grandi agenzie nel settore del marketing, della pubblicità e della comunicazione. Dopo aver vissuto fra Losanna, Parigi e Londra si è stabilito a Roma, dove ha continuato la sua attività come libero professionista. Da qualche anno ha ripreso la sua passione per la scrittura ed è apparso nell’antologia Over-Age. Apocalittici e disappropriati (Transeuropa 2009). L’angelo di Leonardo è il suo primo libro.