Albenga non si farà portare via la sua acqua da Loano! Ora è allarme e mobilitazione !

di Mary Caridi – Premessa, sono arrabbiata, non mi dò pace nel pensare a quello che sta succedendo, sono di parte, lo ammetto, la parte dei miei tanti concittadini che non sono a conoscenza dei fatti e che qualcuno deve pur tutelare informandoli, anche se sono certa che gli eletti  voteranno secondo coscienza in consiglio comunale e non si faranno intimorire da nulla e nessuno, dovendo poi camminare per Albenga e non per Loano… Penso al futuro, ai nostri figli e nipoti che proveranno vergogna e rabbia per noi se sbaglieremo ad assumere le decisioni, penso a coloro che figli di agricoltori, dovranno chiedere  ai loanesi quello che oggi è  già loro, l’ acqua. Sono arrabbiata per la cricca (un gruppo informale e ristretto di persone che condividono degli interessi. Generalmente in una cricca è difficile entrarvi), che pensa che ad Albenga  ci siano i  saldi.  Prima  i trasporti (l’uomo del fare direbbe: “FATTO!) poi il depuratore, poi i rifuiti e infine l’acqua. Ci porteranno via tutto!

Un argomento sentito quello del depuratore, che interessa non solo la qualità della depurazione delle acque, le conseguenze sul turismo e la balneazione, ma cosa ancor più difficile da mandar giù per uno del comprensorio ingauno e tutta la piana, sono le nefaste conseguenze che inevitabilmente patirà l ‘agricoltura se quest’opera essenziale e strategica non si farà, danni che  Albenga subirà,  se si farà scippare il depuratore ingauno. Un’ opera che darebbe ad Albenga prestigio per un depuratore unico in Italia e l’acqua, bene prezioso, di cui Albenga è ricca resterebbe a casa propria, o  finiremo con andare a Loano con il cappello in mano a elemosinare quello che ora è NOSTRO! Se poi si affronta l’argomento politico, è desolante vedere come la Guarnieri debba, spero vivamente, suo malgrado (aiutiamola!), prendere ordini di scuderia dai partiti e fare un’ operazione per la quale passerà alla storia, esattamente come l’ultimo Sindaco di Villalba che prima di essere mandato a casa (il centro destra governava da 40 anni…) si è venduto l’acqua del paese e ora gli abitanti di Villalba,  sono senza e Agrigento se la ride… (parole di Scarantino, albenganese/ villalbese, suo amico ed elettore).

Svendere le quote a costo zero. Pensate che a fronte di 12.000.00 (dodicimilioni di euro) che Borghetto prenderebbe subito, se gli riuscisse l’operazione –  Scippa-depuratore ingauno, Albenga in pratica regalerebbe le sue, per circa 60.000 euro, pagate pure a rate. In una riunione si dice che Marson avrebbe detto” oggi avete il 32 % di niente come soci del depuratore, noi vi diamo 60.000 euro e poi voi avrete l’1% della società. Non è difficle pensare che il cervello dei nostri sia entrato in fibrillazione, si spera, quando facendo 2 conti, debbono aver pensato che oggi è così, ma domani Albenga avrebbe il 32,35% di un depuratore strategico e che Loano magari potremmo essere noi dare qualcosa…se stanno buoni, naturalmente! Va bene che si dice “Arbenga a nescia”, ma belin questo è troppo! farsi prendere dai fondelli e finire al guinzaglio e ringraziarli pure, caspita è da pazzi!Chiedo che si svegli l’orgoglio ingauno! Che si agisce per il bene dei cittadini,  la leghista che va  al rito padano sui monti con tanto di ampolla sacra delle loro acque… si ricordi che le nostre acque sono sacre per noi albenganesi! Che non le permetteremo di farci fare la fine di Villalba! Giù le mani dai beni di Albenga e Loano sappia che forse sarem nesci, ma se Bossi afferma che ha i soldati padani… gli ingauni e coloro che qui ci sono venuti a vivere sono un popolo fiero … respingeremo sti saraceni!

il verbo di Bossi: “300 mila uomini, 300 mila martiri, pronti a battersi – aggiunge – e non scherziamo… mica siamo quattro gatti. Credete che avremmo difficoltà a trovare gli uomini? No, perché verrebbero giù anche dalle montagne”.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi

7 Commenti

  1. eccome no 🙂 ti dovesse tornar comodo diresti che persino berlusconi è un castrista cubano 🙂
    … vediamo un po’ ser cavalier pinocchio, magari qui ci lasciano fare un’inserzione gratuita… ci provo: AAAA cercasi esperto di cacca ingauna… sulle bizzeffe di “cag..e” dette proporrei invece tra i vari Peones Sparaballe che circolano una bella spartizione di compiti… che ognuno inizi a depurare le sue… ma forse poi non servirebbe nemmeno più un depuratore per Albenga 🙂 in alternativa invito il giornale ad adottare uno Scarabeo Stercorario come mascotte per i commenti… per lui sarebbe altro che il paese dei balocchi… ci sono anche pinocchio il gatto e la volpe che scorrazzano… che potrebbe volere di più? un lucano? 🙂

  2. La permalosa autrice dell’articolo ammetterà almeno l’errore nel titolo dell’articolo: non trattandosi di acqua era più corretto scrivere ” Albenga non si fara’ portare via la sua cacca…” o si poteva titolare “si al federalismo defecatorio, padroni in casa nostra” o meglio ancora ” meglio pagare due euro a metro cubo per la depurazione agli spagnoli che vedere la nostra cacca diventare azzurra e prender la via di Borghetto!”

  3. una precisazione va fatta a tutela della mia professione di giornalista. Io non sono mai stata portavoce di nessuna amministrazione, né addetto stampa di alcuna amministrazione, né tantomeno del PD, al quale io non sono iscritta, così come a nessun altro partito, né di destra, né di sinistra, né di centro. Risulta utile fare questa distinzione perché il mio lavoro è stato di direttore responsabile del giornale del comune di Albenga; in queste vesti, ero presente a tutti i convegni, eventi, manifestazioni, perché anche le fotografie, oltre al progetto grafico che ho ideato ero io a farlo da sola, senza alcun comitato di redazione, sola soletta…. Va da sé che è possibile incorrere come anche lei fa nella confusione, poiché (anche allo stato attuale) , nel comune di Albenga non è mai esistito un vero e proprio Ufficio Stampa. In molti si sono susseguiti, dalla signora Pastorelli (giornalista), dalla signora Tassara (portavoce e rapporti con la stampa, non giornalista) al Sig. Cristiano Bosco (portavoce e addetto stampa, giornalista). Il problema, come già ho sottolineato più volte anche in passato è nel mancato rispetto della legge 150/2000, che regola i ruoli e le competetenze degli uffici stampa nella P.A e chiarisce bene come sia vietata la sovrapposizione in un’unica persona e come sia richiesta la separazione dei due ruoli: addetto stampa giornalista, portavoce ruolo di supporto alla politica. Il giornalista direttore di un giornale comunale, nulla ha a che vedere con i due ruoli che le ho, spero, ben spiegato prima. Il direttore è un giornalista che può collaborare con altri Enti, o comuni, è un professionista e non risponde alle logiche della politica, ma si limita ad elencare le attività di un’ amministrazione, a scrivere e fornire informazioni utili ai cittadini per meglio conoscere le attività e gli atti dell’amministrazione e ha il dovere di garantire anche l’opposizione. Questo io ho fatto. Per il resto, essendo appunto libera nelle mie opinioni e collaborando con questa e in passato altre testate giornalistiche, godo dei diritti civili di qualunque cittadino italiano, la libertà d’espressione che come giornalista tento di praticare nel miglior modo possibile. Le sue affermazioni risultano pertanto lesive della mia dignità professionale e le chiedo di evitare in futuro di appiccicarmi qualunque targhetta o giacchetta che mai nella mia vita io mi sono fatta attaccare. Se lei è un politico della maggiornaza, mascherato, comprendo l’acredine che prova per chi come lavoro scrive anche delle magagne se le riscontra; se lei ha opinioni differenti o ha un contributo da portare al dibattito sul depuratore, è benvenuto in casa mia, nella mia rubrica, ma prima di entrare si pulisca le scarpe del fango che tenta di gettarmi addosso. Cordialmente Mary

  4. ..è vero la portavoce (stipendiata dagli albenganesi) del, per fortuna ex, sindaco Tabbò era una consigliera comunale del PD di…Loano, mentre l’autrice dell’articolo ricopriva il ruolo (stipendiata dagli albenganesi) di direttore della Pravda ingauna, ossia in giornalino comunale dell’era rossa… insomma sempre di portavoce di Tabbò si trattava…

    Cassiano e Balestra vanno dove li porta l’euro… balestra, presidente stipendiato di qualsiasi cosa a Villanova, in particolare era prima UDC, poi giusto per provare ad entrare in regione PDL, dopo la trombatura non mi meraviglierei di trovarlo nel PD… :-O, auguri compagni 🙂

    Comunque spero che tu, peones, Contro i Peones Sparaballe, sia un esperto di cacca…perchè con tutte le cag..e che sono state dette sull’argomento ..di materiale da depurare ce n’è a bizzeffe… 😛

  5. Epperò… mascherato… EVVIVA! siamo al carnevale… delle fregnacce… ma dovevi chiamarti pinocchio 🙂
    Portavoce del sindaco era un’altra persona; complimenti anche per l’acume: un articolo di una rubrica intitolata “A modo mio” è scritto a modo suo dall’autrice… Uelà, che rivelazione! Sei candidato al Nobel? 🙂
    E sì, è proprio vero, quei cattivoni di Cassiano e Balestra poi, soliti estremisti di sinistra sempre in prima linea a rompere su ‘sto depuratore… Meno male che ora è arrivata una mascherina a portare verità e serietà…
    Maddai pinocchio… va un po’ a zappare su, e portati anche il gatto e la volpe che potreste essere più utili così… Mi sa che capisci più di zappe che di depuratori e pallottolieri…

  6. Complimenti…l’articolo è davvero delirante, comprendo che una delle ex portavoce dell’ex Sindaco Tabbò, stipendiata fino a qualche mese fa con soldi pubblici, scriva articoli assolutamente parziali ma qui si rasenta, e forse si supera, il ridicolo…

    Il campanilismo esasperato, che farebbe un baffo al più leghista dei leghisti, porta a difendere un’opera, il progettato depuratore di Villanova, che consegnava tutto il ciclo ad una società spagnola per decenni senza uno straccio di piano finanziario serio e, soprattutto, senza sapere quanto agli utenti questa operazione sarebbe costata nei prossimi decenni tramite la tariffa di depurazione in bolletta…

    Veramente esilerante questa sinistra che difende a spada tratta, per certi versi anche giustamente, l’acqua pubblica e poi lotta per consegnare la…cacca ai privati spagnoli…

    Per quanto ne so nulla è definito sull’eventuale allaccio dell’albenganese al depuratore di Borghetto SS, l’operazione si farà se sarà giudicata la più economicamente vantaggiosa per gli utenti e quella di piu breve realizzazione per il bene del nostro mare…

    Le quote societarie, le poltrone da spartirsi, sono secondarie…prima di tutto bisogna depurare i reflui ingauni in maniera efficace ed economica.

    Quando parla di “nefaste conseguenze che inevitabilmente patirà l ‘agricoltura se quest’opera essenziale e strategica non si farà” forse l’ex portavoce del PD si riferisce al riutilizzo delle acque frutto della depurazione. A riguardo esistono giudizi contrastanti ma se si provasse l’utilità del loro reinserimento in falda nella piana d’Albenga il problema, in caso di collegamento al depuratore della “servizi Ambientali”, sarebbe facilmente superabile realizzando un tubo “di ritorno” per le acque depurate mentre si posa la tubatura di invio delle acque nera a Borghetto SS. Si potrebbe anche utilizzare l’acqua ricavata dalla depurazione della zona loanese che ora è scaricata in mare…

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