Polemica Depuratore Ingauno, SEL: ad Albenga “Un’iniziativa importante e una piccola caduta di stile”

di Alessandro Aschero e Riccardo BadinoL’iniziativa importante – Giovedì 15 u.s. il PD Albenganese ha promosso un’importante serata di incontro per illustrare il problema della mancata ricapitalizzazione del Depuratore Inguano, con la conseguente necessità per il suo Consiglio di Amministrazione di dover aprire le procedure di liquidazione dell’intera Società.

All’origine della vicenda l’inspiegabile, o per altri versi spiegabilissima, decisione dei due Soci più importanti: Amministrazione Provinciale e Comune di Albenga, entrambi retti da maggioranze di Centro – Destra, di affossare l’iniziativa del Depuratore Ingauno, progettato nel Comune di Villanova d’Albenga e conferire le acque reflue al depuratore di Borghetto S.S..

Addirittura il sindaco Guarnieri, in un recente articolo apparso sul quotidiano “la Stampa”, ha tentato di spiegare tale condotta adducendo addirittura a sua giustificazione anche ragioni di salvaguardia dell’ambiente. Ci sia consentito, incidentalmente, di dire che una simile affermazione decade al rango di una burla, ove si consideri che la maggioranza di cui il sindaco di Albenga è espressione ha appena approvato provvedimenti che consentiranno ulteriori raccapriccianti violenze (sotto forma di enormi colate di cemento) al già martoriato territorio ingauno.

Nell’incontro del 15 sono stati rappresentati problemi e questioni di ordine ambientale, gestionale, economico ed amministrativo, che come Circolo del Ponente di S.E.L. ci sentiamo di condividere ampiamente. Pensiamo, infatti, ad un quadro di gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua: dall’emungimento sostenibile, alla distribuzione, dalla depurazione dei reflui al loro riutilizzo possibile: attraverso un reperimento di risorse basato su un sistema di tariffazione equo e trasparente.

Per un tale obiettivo siamo pronti a batterci, in primo luogo a fianco del Comitato per l’Acqua, e poi con tutti i soggetti politici ed associativi disponibili a fare propria questa impostazione, PD compreso, se la condivide, ma anche singoli cittadini, come pure Enti istituzionali.

Nello specifico della vicenda ci preme sottolineare che la presenza del Depuratore Ingauno come presidio pubblico dentro l’intero sistema rappresenta un ulteriore elemento di trasparenza che vorremmo salvaguardare. Siamo, altresì, convinti dell’utilità preziosa rappresentata dalla possibilità di restituire in falda le acque depurate per l’equilibrio idro-geologico e per il riutilizzo. Non riusciamo, peraltro, a comprendere fino a che dimensione si possa estendere la capacità di ricevimento di reflui da parte dell’impianto di Borghetto S.S., già destinato a soddisfare le esigenze di un numero di utenti ben più alto di quello stimato in progettazione.

Sorprendente, poi, la disponibilità e il silenzio dei cittadini di Borghetto S.S. e di chi li rappresenta istituzionalmente, nel ricevere i liquami di mezza provincia con i rischi che si correrebbero in caso di guasti, rotture e cattivo funzionamento.

La caduta di stile – Spiace dover ricordare che la riunione promossa dal PD si sia conclusa senza che sia stato consentito di parlare ad altre persone al di fuori dei relatori. Pur considerando che gli organizzatori di un incontro sono sovrani nel decidere a chi dare la parola e pur ricordando l’ora tarda e il caldo insopportabile, pur tuttavia è risultato atto di scarsa sensibilità politica l’aver negato la parola a Davide Milani che intendeva dare un contributo, non come esponente di S.E.L., ma come protagonista della campagna del Comitato dell’Acqua, organismo apolitico e fondamentale riferimento per chi intende tutelare la risorsa idrica e il suo utilizzo come bene comune.

Auspichiamo per il futuro che da parte del PD Albenganese e Savonese si assumano atteggiamenti meno autoreferenziali e di maggiore disponibilità e, se ci si consente, umiltà, nel voler ascoltare le opinioni e i contributi altrui.

* Alessandro Aschero (quale portavoce del Circolo del Ponente Savonese); ** Riccardo Badino (per il coordinamento provinciale)