La Giunta Comunale ha approvato l’indirizzo presentato dall’Assessore all’Ambiente Jorg Costantino di non corrispondere all’ATO la quota di partecipazione e di utilizzarla per la realizzazione di un ciclo di raccolta di rifiuti virtuoso, stante lo stop da parte della Provincia di Savona di un finanziamento della Regione Liguria al Comune di Savona per un progetto di raccolta differenziata di prossimità.

Premesso che:

  • l’articolo 1-quinquies della legge 42/2010 (legge di conversione del D.L. 2/10 recante interventi urgenti concernenti Enti locali e Regioni) ha introdotto modifiche alla legge 23 dicembre 2009 n° 191 prevedendo, con efficacia dal 1 gennaio 2011, la soppressione delle autorità di ATO di cui agli articoli 148 e 201 del D.Lgs. 152/06 e la conseguente abrogazione degli articoli stessi.
  • in forza di tale disposizione non è stata costituita la ATO di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 314 del 24/11/2009 e restano ad oggi attive, fino all’emanazione di apposita legge Regionale, le forme associative già in essere corrispondenti alle denominate ATO-servizio idrico integrato e ATO rifiuti.

Considerato che:

  • per tutto il periodo in cui l’ATO rifiuti è esistito, il ciclo integrato di gestione dei rifiuti a livello provinciale non è stato realizzato;
  • gli strumenti di pianificazione della gestione dei rifiuti sono stati più volte rivisitati, impedendo di fatto la messa in pratica delle proposte di volta in volta avanzate;
  • lo smaltimento in discarica risulta essere il sistema largamente predominante per smaltire la quasi totalità dei rifiuti prodotti a livello provinciale, mentre dovrebbe avere un ruolo residuale e marginale;
  • delle 4 discariche presenti in provincia 2 sono state chiuse e una terza lo sarà entro breve, portando di fatto al monopolio dello smaltimento rifiuti in provincia;
  • in un’ottica di imminente soppressione dell’ATO, non è ipotizzabile che questo riesca in tempi brevi a realizzare quanto in anni di esistenza non è stato fatto.

Rilevato che:

  • con argomentazioni quantomeno pretestuose, considerando la presenza di parere favorevole in merito formulato dalla Regione Liguria, la Provincia di Savona non è favorevole a concedere al comune di Savona il finanziamento regionale che permetterebbe di realizzare la raccolta di prossimità per un bacino di circa settemila abitanti;
  • l’idea di protezione dell’ambiente (intesa in particolare come protezione della salute e delle risorse) che il comune di Savona vuole e deve rappresentare, è evidentemente di livello superiore rispetto a quanto prospettato dall’amministrazione provinciale.

Stante tutto quanto sopra esposto, la Giunta Comunale determina di non corrispondere all’ATO la quota di partecipazione dovuta allo scopo di procedere autonomamente alla realizzazione di un ciclo di raccolta dei rifiuti virtuoso, rispettoso dell’ambiente e delle vigenti normative. Questo potrebbe avvenire destinando le risorse previste per l’ATO alla Società partecipata del Comune al fine di concretizzare interventi migliorativi della raccolta differenziata.