Caso depuratore Albenga: retroscena sulle dimissioni del presidente di Servizi Ambientali(depuratore Borghetto), Malpangotto

di Mary Caridi – Da due giorni il presidente della Servizi Ambientali (depuratore di Borghetto S. Spirito), ha rassegnato le sue dimissioni. La notizia era filtrata nella giornata di ieri, ma non è stata resa pubblica. Le prime dichiarazioni ufficiose parlavano di un Franco Malpangotto, padre premuroso, in procinto di andare a Parigi dove si è trasferita la  figlia.

Chiaro che non poteva, in una situazione confusa come l’attuale, passare come un normale atto di affetto di un padre con  dimissioni causate da motivi familiari.

Ascoltato telefonicamente, ha ripetuto la stessa motivazione, ma Malpangotto è un uomo perbene e la verità, a seguito di domande sempre più incalzanti è emersa ed è inquietante. “La Società Servizi Ambientali di cui fino a due giorni fa ero Presidente non è stata consultata né ascoltata sulla proposta della cessione delle quote del depuratore di Albenga, da parte di Borghetto S. Spirito. Non mi è piaciuto il metodo, né l’ingerenza della politica; la Provincia ci ha messi, in pratica, davanti alla loro decisione, avvertendoci a cose fatte e solo il giorno prima”, continua Malpangotto, che nella Società Servizi Ambientali resterà come direttore tecnico, “ma solo per portare in porto e vedere operativo l’allaccio di  Ceriale, dopo potrò anche ritirarmi in pensione”.

Le motivazioni ufficiali, mancanza di tempo, la figlia a Parigi, celano uno scontro ben più ampio di quello che tentavano di nascondere con la scusetta ufficiale. “Non ho più voglia di essere sottomesso a scelte che non ho fatto, scelte che ha fatto la Provincia, io non ho mai scelto in funzione della politica. La Servizi Ambientali non aveva mai neppure pensato di fare concorrenza al depuratore ingauno, del quale sono critico sui costi occulti inseriti ad arte nel bando, ma tra persone serie non ci si comporta così”.

È amareggiato, ma sereno, l’ex Presidente di Servizi Ambientali Malpangotto, sostituito nella carica societaria da Antonio Orzelli, assessore di Borghetto S. Spirito. Aggiunge: “la Provincia ha deciso di fare questa proposta senza neppure sapere se noi eravamo contrari o favorevoli. Non mi piace il metodo. Come servizi Ambientali abbiamo già il nostro da fare, con gli allacci di Ceriale e Pietra Ligure e, lo ribadisco, non era interessato ad interferire nella questione del depuratore di Albenga. La Servizi Ambientali NON ha mai voluto annettersi la Società depuratore ingauno. La volontà è stata presa dalla Provincia di Savona e ‘paracadutata’ sulle nostre teste e che io non ho condiviso”.

A quel momento la domanda sorge spontanea. Chiedere cosa secondo lui dovrebbe o potrebbe fare il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri. “Beh, dal suo punto di vista essendo socio al 35% del depuratore ingauno non avrei dubbi. Decidere  per il bene del suo territorio. Lei potrebbe acquistare le quote della provincia e diventare il socio maggioritario”. Il sogno di Marson si  realizzerebbe.

Costituire una società unica che vada a gestire la depurazione da Finale fino ad Andora, e chiudere così il cerchio ATO. Con una sostanziale differenza però, sarebbe Albenga e non Borghetto a capo di tutto. Poi se Albenga volesse potrebbe, da un punto di forza, essere lei a cedere delle quote a Borghetto e fare una società al 50% con Borghetto.

Il sogno di Marson: acquisire Albenga e far diventare Servizi Ambientali il colosso, unico della depurazione da Albenga fino a Savona, lasciando ad Albenga, però,  una minima quota. Ecco a cosa sta andando incontro Albenga nella scelta che stasera dovrà operare e sarebbe opportuno che tutti i cittadini e i consiglieri comunali ne fossero informati. Se Rosy Guarnieri, chiamata a fare il Sindaco di Albenga, avrà la forza anche politica, oltre che caratteriale, di gestire l’operazione nell’interesse di Albenga, tutti le saranno grati, da destra a sinistra, passando per il centro, dando a lei autentiche chance per una spettacolare ascesa politica.

La sua o quella di Marson. La prima volta in consiglio provinciale il colpo a Marson&Company non è riuscito. Vedremo oggi cosa accadrà. Chiaro che la partita è pesante se ha costretto un galantuomo come Franco Malpangotto a lasciare la poltrona di presidente del depuratore di Borghetto (ServiziAmbientali). Da una posizione di forza, a quel punto, Albenga potrà scegliere, dove, come, quando e con chi fare il depuratore di Albenga.

4 Commenti

  1. ..Ma non staremo alla finestra a guardare: come in Urbanistica e tanti altri settori li teniamo sotto tiro…e alla prima svista: PAAAMMM!!!! Li impalliniamo (politicamente parlando..)!

  2. Stanno cercando di fare con metodi da “Cricca” il monopolio del PdL nel settore che adesso “tira”. Chissà perchè quando si parla di rifiuti di ogni tipo si buttano come le cavallette a capofitto…!

  3. Non avendo avuto la possibilità di ascoltare tutti gli interventi del consiglio comunale di ieri sera, posso per quanto ascoltato affermare che la volontà di fare questo depuratore nella piana di albenga o di villanova o chissà dove, non l’ho percepita.
    Invito tutti coloro che hanno visto integralmente il consiglio o solo in parte ad esprimere liberamente le loro sensazioni.

  4. stasera potremo capire se Rosalia vuol veramente fare qualcosa per la città che l’ha accolta e adottata o intende fare giochetti politici tesi ad aumentare il potere occulto del PdL nell’affaire …. depurazione? Per ora il preludio lascia pochi dubbi e la manovra piu’ che tecnica si delinea solo politica e di potere.

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