“Meno Agnelli, più Fiat”: Giacomo Ferrari all’Auditorium biblioteca Deaglio

Venerdì 23 luglio, ad Alassio, si rinnova l’appuntamento con la rassegna “Incontro con l’Autore”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Alassio. Crisi e rilancio della Fiat dalla morte di Gianni Agnelli all’intesa con Chrysler: è questo il tema del libro “Meno Agnelli, più Fiat” scritto da Giacomo Ferrari, giornalista del Corriere della sera, che sarà presentato alle ore 21.15 nell’Auditorium della Biblioteca “Renzo Deaglio”.

Relatore della serata, organizzata in collaborazione con il Fiat 500 Club Italia, sarà Glauco Maggi, giornalista per La Stampa da New York, che intervisterà l’autore.

Il volume, edito da Daniela Piazza Editore, si avvale della prefazione di Mario Deaglio, professore di Economia a Torino, editorialista de La Stampa e, circostanza curiosa, nipote del personaggio al quale è dedicata la Biblioteca alassina. La copertina è opera del noto vignettista Emilio Giannelli.

Come si evince dal titolo, la tesi del libro è che in prospettiva, dopo il completo risanamento di Chrysler e la sua successiva fusione nel gruppo torinese, la famiglia Agnelli è destinata a ridurre la propria presenza nell’azionariato, mentre la stessa Fiat sarà sempre più internazionale, anzi “globale”, in competizione diretta con i big mondiali dell’automobile. D’altra parte è stato lo stesso John Elkann, presidente del gruppo, a dichiarare che è preferibile “essere azionisti più piccoli, ma di una società più grande”. Anche se possedere una quota minore non vuol dire diventare necessariamente soci di minoranza. Quella di una Fiat che, unita a Chrysler, punta a diventare uno dei primi produttori di automobili al mondo, è l’unica soluzione possibile per sopravvivere nel mercato globale. Sergio Marchionne, il manager che dal giugno 2004 guida la holding, ne è convinto. Ora il traguardo è vicino, ma il cammino è stato lungo. Il lavoro di Giacomo Ferrari, un giornalista economico che ha seguito per anni le vicende della Fiat, ricostruisce le tappe di questo processo, con rigore ma anche con gusto giornalistico, a partire dalla scomparsa dell’Avvocato fino al varo del piano industriale che dovrà traghettare l’azienda fino al 2014.