Il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri commenta la seduta del Consiglio Comunale di giovedì 22 Luglio, in merito al depuratore. Queste le dichiarazioni del  Sindaco:

“Consapevole che la depurazione dei reflui fognari debba avvenire in tempi brevi, l’Amministrazione Comunale, e con essa la maggioranza che la sostiene, ha agito in modo molto responsabile.

Fin dal momento del nostro insediamento, è emersa una costante inadeguatezza a trattare l’argomento da parte di coloro che ci hanno preceduto, capaci di aderire supinamente al colpo di mano messo in atto dall’allora Assessore Provinciale all’Ambiente, il quale riuscì nell’impresa di rivoluzionare il programma deliberato e approvato in un piano d’ambito e di ritardare di ulteriori cinque anni il processo per la depurazione delle acque.

La precedente amministrazione comunale ha partecipato alla costituzione di una società dimenticandosi di controllare, negli anni, l’attività da essa svolta, al punto da non riferire, nell’ambito del Consiglio Comunale, sul loro operato, ma piuttosto contestando le scelte avvenute negli ultimi due mesi. Abbiamo, per questo motivo, dei ragionevoli dubbi sul fatto che i nostri avversari conoscano il progetto dell’impianto messo a gara e, di conseguenza, i grandi rischi in termini di odori e di inquinamento delle falde idriche che approvvigionano una larga parte del comprensorio albenganese che lo stesso, qualora non dovesse funzionare alla perfezione, potrebbe arrecare: la tecnica non garantisce certezze, e la situazione è ulteriormente complicata dal fatto che tutta l’attività avviene nell’alveo del fiume.

Di certo, vi è il senso di responsabilità che l’Amministrazione Comunale ha inteso assumere dopo oltre due mesi di attenta valutazione degli atti prodotti in precedenza, giungendo alla determinazione che il progetto preliminare posto a gara non può aver seguito, in quanto mancante della copertura finanziaria: come dei bravi pataccari, hanno consegnato al partecipante al bando una scatola con all’interno un mattone. Nessuno, né il Consiglio di Amministrazione, né tantomeno la minoranza che ha partecipato a questa messinscena, è stato in grado di dare una tempistica certa di consegna, avvio e fine lavori.

Pertanto, è bene che i cittadini sappiano che l’accusa che ci viene rivolta, ovvero di aver bloccato il miglior impianto di depurazione che, come una panacea di tutti i mali, avrebbe risolto tutti i problemi al comprensorio ingauno, è una colossale bugia politica. Nel tentativo di far sparire tutti i loro errori del passato, hanno posto in liquidazione la società, provando a far credere ai cittadini che si trattasse di una scelta dell’attuale Amministrazione. La quale, invece, non vuole cancellare quanto fatto in questi anni, tant’é vero che, su alcune parti, vuole persino riavviare le trattative e le procedure affinché Albenga e il comprensorio albenganese riescano al più presto ad ottenere la depurazione dei reflui, senza peraltro perdere i finanziamenti statali di 12 milioni di euro.

Per quanto concerne infine le modifiche statutarie, si tratta di un atto propedeutico all’apertura di tutte le vie possibili da utlizzare o meno, a seconda delle scelte definitive che verranno prese dal Consiglio Comunale. Non vogliamo entrare in sterili polemiche perché impegnati ad amministrare e lavorare per il bene di Albenga e degli Albenganesi. Duole notare, a tal proposito, che le contestazioni provengano proprio da chi ha avuto ben cinque anni di tempo per risolvere le problematiche, senza tuttavia riuscirci”.